"Sospesa la caccia alla beccaccia
e ai turdidi, potrebbe sembrare uno scherzo di carnevale
anticipato invece è il primo importante regalo che la Giunta
Proietti, sostenuta dai cinque stelle e da Sinistra ecologica,
fa agli amici ambientalisti a poco più di un mese dal suo
insediamento": ad intervenire sulla questione Manuela Puletti
responsabile del dipartimento Caccia per la Lega Umbria. "E'
evidente che il mondo venatorio stia subendo un insensato
accanimento politico da parte di un'Europa sempre più
ambientalista e sicuramente il futuro appare difficile e
tortuoso per questa bellissima tradizione, ma quanto sta
accadendo in Umbria deve essere spiegato e chi ha deciso,
assumersi le proprie responsabilità politiche" sostiene in una
nota.
Per Puletti la sospensione della caccia alla beccaccia e ai
turdidi "prima di quanto il calendario venatorio approvato dalla
Giunta Tesei prevedesse, ossia il 31 gennaio, è solo ed
esclusivamente una volontà politica del nuovo assessore che non
ha avuto il coraggio di approfittare dell'assist fatto
recentemente dal Governo nazionale con l'emendamento contenuto
in finanziaria e approvato dal centro destra e i voti contrari
di Pd e grillini". "Il fatto che alcune Regioni come ad esempio
il Lazio abbiano accolto queste novità e prevedano il
proseguimento della caccia a beccaccia e turdidi, nonostante le
varie sentenze, è conferma della bontà di quanto sto dicendo. Si
possono dare giustificazioni, trovare mistificazioni o
millantare situazioni inverosimili ma i dati parlano chiaro, tra
ascoltare le associazioni venatorie che molto si sono date da
fare e le istanze degli ambientalisti, il nuovo assessore non ha
avuto dubbi e firmando una delibera, ha di fatto preso una
posizione chiara e di sostegno a quel mondo tanto ostile alla
caccia. Mi dispiace per il mondo venatorio, usato solo in
situazioni di emergenza come per drenare la diffusione della
PSA, che così ha subito l'ennesimo affronto ma è altrettanto
vero che poc'altro ci si poteva aspettare da una coalizione
sostenuta dai grillini e da Avs o da una coalizione che affida i
lavori della Terza Commissione all'unico eletto dei cinque
stelle. Invito - conclude Puletti - il nuovo assessore a tornare
sui suoi passi ed accogliere le istanze delle associazioni
venatorie perché gli strumenti normativi ci sono grazie al
lavoro del Governo Centrale anche se l'emendamento del Senatore
Bruzzone era ancora più incisivo di quest'ultimo approvato e non
nascondersi dietro a sterili giustificazioni, i cacciatori hanno
bisogno di chiarezza e programmazione, non sono bancomat".
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