/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Per Camera commercio 4 mila laureati all'estero in 10 anni

Per Camera commercio 4 mila laureati all'estero in 10 anni

L'ente parla di 'emorragia di capitale umano'

PERUGIA, 18 gennaio 2025, 12:44

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel decennio 2013-2023 sono stati 4.165 i laureati umbri che hanno trasferito definitivamente la loro residenza all'estero. Nello stesso periodo, dall'estero ne sono tornati in Umbria 1.695 e questo si traduce in un saldo negativo di 2.470 laureati per la regione. I dati emergono alla luce dell'uscita di quelli Istat relativi al 2023, che permettono di osservare quanto accaduto nell'intero decennio e approfonditi e sistematizzati nel report preparato dall'ufficio stampa e comunicazione della Camera di commercio dell'Umbria.
    In base allo studio la situazione è peggiorata nel tempo: nel 2013, le cancellazioni definitive verso l'estero erano 233, già superiori alle 73 iscrizioni. Dieci anni dopo, nel 2023, le uscite sono salite a 450, mentre i rientri si sono fermati a 219. Nonostante un aumento dei rientri (da 49 nel 2013 a 102 nel 2023), il saldo rimane fortemente negativo.
    Secondo l'analisi della Camera di commercio - si legge in un suo comunicato - nel 2021 sembrava profilarsi un'inversione di tendenza. Le uscite si erano ridotte a 312 e i ritorni erano saliti a 234, portando il saldo negativo a 78. Tuttavia, questa speranza si è rivelata effimera: nel 2022 i trasferimenti definitivi verso l'estero sono aumentati a 451, rimanendo stabili nel 2023 con 450 partenze. I ritorni, invece, si sono mantenuti pressoché invariati, passando da 234 nel 2021 a 214 nel 2022 e a 219 nel 2023.
    Secondo la Camera di commercio l'analisi dei dati evidenzia "la necessità di politiche mirate, sia a livello regionale che nazionale, per invertire questa tendenza e trattenere il capitale umano indispensabile per il futuro sviluppo economico e sociale".
    Per Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell'Umbria "il report rilancia una grande questione che riguarda l'Umbria, ma anche tutta l'Italia, e che ha a che fare con le chance di successo della transizione digitale ed ecologica". "La perdita secca che ormai da anni si registra nel saldo tra i laureati italiani che tornano dall'estero in Italia e quelli che invece sono usciti definitivamente verso l'estero - ha aggiunto - è una perdita secca di potenziale di crescita. La situazione, anche se sembra non peggiorare ulteriormente, almeno stando ai dati dell'Istat che la Camera di commercio dell'Umbria ha sistematizzato, è cristallizzata in una perdita costante di laureati nell'interscambio con l'estero. Dobbiamo quindi favorire la riduzione prima e la scomparsa poi di questa forbice sfavorevole, che deriva da tanti fattori che vanno studiati a fondo e che attengono ai problemi del sistema Paese, anche con incentivi ad hoc che da un lato frenino le uscite e dall'altro attraggano dall'estero le persone più istruite, con aiuti specifici per i laureati italiani che tornano a lavorare nel nostro Paese. Una questione certamente nazionale, ma che va affrontata anche a livello regionale. Per questo rilancio la mia proposta per un fondo regionale ad hoc a cui contribuiscano tutti gli enti e che sia aggiuntivo rispetto ad auspicabili interventi nazionali. Su questo tema la Camera di Commercio c'è a tutto tondo, sia spingendo per la crescita innovativa delle imprese sulle ali della transizione digitale ed ecologica, sia rafforzando l'offerta formativa per imprese e cittadini, soprattutto giovani, sia con l'impegno a partecipare a un'iniziativa regionale di incentivi per chiudere la forbice negativa che l'Umbria ha sui laureati".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza