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Assolti in appello direttore e dipendenti consorzio bonifica

Assolti in appello direttore e dipendenti consorzio bonifica

Difesa, restituita completa serenità e dignità

PERUGIA, 16 gennaio 2024, 19:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Corte d'appello di Perugia ha assolto il direttore del consorzio di bonifica umbra, Candia Marcucci, e i dipendenti Fabrizio Ceccarelli, ingegnere, e Marco Cittadini, geometra, rigettando l'impugnazione della procura di Spoleto ed accogliendo quella della difesa.

Lo ha reso noto lo studio legale Brunelli.
    I tre imputati erano già stati assolti dal tribunale di Spoleto dalla quasi totalità delle accuse, ovvero presunte attività di gestione di rifiuti non autorizzati, frode nelle pubbliche forniture, falso in atto pubblico e indebita percezione di erogazione pubblica.

Erano però stati condannati per il reato di gestione illecita di rifiuti non autorizzati, nonché a risarcire il Wwf e la Regione Umbria quali parti civili in relazione a questo specifico aspetto.
    La Procura di Spoleto aveva proposto appello avverso la sentenza in relazione all'assoluzione la gestione di rifiuti non autorizzati e per la frode nelle pubbliche forniture.
    In qualità di difensori degli imputati, gli avvocati David Brunelli e Chiara Peparello dello studio legale Brunelli hanno impugnato la condanna. Al termine del processo la Corte ha accolto la richiesta di assoluzione.
    "Candia Marcucci, Fabrizio Ceccarelli e Marco Cittadini hanno sempre sostenuto la piena correttezza del loro operato per il Consorzio della bonificazione umbra nei lavori di ripristino del Clitunno e di miglioramento del sito dove ora sorge la pista ciclabile" il commento degli avvocati Brunelli e Peparello.
    "Hanno però dovuto rispondere di accuse, anche infamanti - hanno aggiunto -, formulate dal pubblico ministero, che già il tribunale di Spoleto aveva in gran parte escluso. Ora la Corte d'appello, con una sentenza molta attenta e scrupolosa, non solo ha respinto l'appello della procura, ma li ha assolti da ogni ulteriore addebito, restituendo loro completa serenità e dignità e liberandoli dall'obbligo di risarcire il danno. Esprimiamo piena soddisfazione per questo risultato e siamo sicuri che tutti e tre i nostri assistiti potranno ripartire con slancio e a testa alta in direzione dei loro obiettivi lavorativi, professionali e personali".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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