L'associazione umbra per la lotta
contro il cancro ha consegnato cinque borse di studio a cinque
ricercatori dell'Università degli Studi di Perugia. Lo ha fatto
il presidente Giuseppe Caforio presso la sede di San Sisto, a
Perugia.
Alla cerimonia hanno partecipato anche Giuseppe Servillo e
Maria Agnese Della Fazia, per l'ateneo.
Le borse - si legge in un comunicato dell'Aucc - sono andate
a Marilena Castelli, Nicola Di Iacovo, Stefania Pieroni, Danilo
Piobbico e Damiano Scopetti.
"Si tratta - ha spiegato Caforio - di cinque straordinari
ricercatori che stanno portando avanti importanti ricerche per
contrastare e, un giorno non lontano, si spera, sconfiggere il
cancro. Non riconfermare questi ricercatori o non offrire la
possibilità a tanti giovani che con professionalità, ma ancor
prima passione e particolare vocazione, si dedicano alla
ricerca, significa non dare più speranze di vita, non offrire
cure efficaci e sempre meno invasive. Noi vogliamo dare il
nostro contributo che non è fatto solo di assistenza domiciliare
per la quale ogni anno Aucc mette in campo circa 600mila euro
per garantire servizi gratuiti ai pazienti e ai familiari, ma
anche di supporto alla ricerca di base. E per farlo, c'è bisogno
che la comunità comprenda il valore delle donazioni e di
garantire ai ricercatori di poter continuare le loro scoperte".
Il presidente, tuttavia, ha evidenziato "l'importanza di ogni
piccola donazione e anche dei momenti di sensibilizzazione".
"L'auspicio - ha detto Caforio - è che sempre più feste
diventino solidali e ci siano donazioni periodiche, anche
attraverso il 5x1000. Senza queste risorse, si rischia di
fermare la ricerca e i servizi".
"La raccolta fondi per la ricerca rappresenta un investimento
per il nostro benessere, il nostro futuro in salute" ha quindi
sottolineato il professor Giuseppe Servillo, docente di
patologia generale - dipartimento di medicina e chirurgia -
sezione di patologia generale dell'Università degli Studi di
Perugia. "Far crescere e formare nuove generazioni di
ricercatori, armati di passione e buona preparazione di base nel
campo della ricerca oncologica è un dovere di tutti noi" ha
aggiunto.
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