La Svp in questi giorni deve risolvere un piccolo Sudoku politico. A Merano la sua candidata sindaco Katharina Zeller deve incassare il sostegno del centrosinistra per vincere il ballottaggio del 18 maggio contro il sindaco di centrodestra uscente Dario Dal Medico, mentre a Bolzano il candidato sindaco del centrodestra Claudio Corrarati conta sul sostegno della Volkspartei, in linea con la maggioranza in Provincia e con il recente accordo sulla riforma dell'Autonomia.
Ma la Svp nel capoluogo vuole dichiararsi formalmente 'blockfrei', fuori dai blocchi, per evitare qualsiasi apparentamento che possa ostacolare altri tipi di accordi informali, nella logica della politica dei due forni. Mossa che però non piace a Fratelli d'Italia. Una parte non irrilevante della Svp, soprattutto del mondo economico e dell'anima conservatrice, non nasconde troppo le simpatie per Corrarati, ex presidente del Cna altoatesino, considerato moderato e uomo del dialogo. Che al ballottaggio parte comunque in pole position, avendo staccato di nove punti al primo turno l'assessore comunale uscente Juri Andriollo. Corrarati ha incontrato il vicesindaco uscente Stephan Konder della Svp.
"Si è svolto in un clima cordiale e costruttivo. Entrambi hanno condiviso la necessità di avviare un dialogo responsabile e orientato al cambiamento, nel rispetto della volontà espressa dai cittadini nelle urne", fa sapere Corrarati. Al centro del colloquio vi sono stati i "temi cruciali per il futuro e la buona amministrazione della città di Bolzano". Il confronto proseguirà nei prossimi giorni, con "l'obiettivo di valutare possibili convergenze elettorali, programmatiche e definire una visione comune per il rilancio della città", conclude il candidato sindaco. Andriollo, invece, ricordando la buona collaborazione da assessore comunale uscente con il governatore Arno Kompatscher fa presente: "Noi non facciamo politiche per gli italiani o per i tedeschi: facciamo politica per le persone, da sempre, e spero ci venga riconosciuto al ballottaggio. La nostra idea è che insieme vinciamo tutti, insieme vince Bolzano".
Non usa invece mezzi termini Marco Galateo, vicepresidente della Provincia autonoma di Bolzano e leader locale di Fdi: "La Svp ha sempre appoggiato il candidato sindaco in vantaggio al primo turno. Non si capisce quindi perché non dovrebbe esserci ora per Corrarati che ha un vantaggio notevole dopo il primo turno. Vorremmo saperlo e se la risposta fosse una pregiudiziale nei nostri confronti, questo aprirebbe un tema politico rilevante su tutti i livelli istituzionali. Perché se il partito di Giorgia Meloni non andasse bene a Bolzano, allora dovremmo rivedere gli equilibri anche in Provincia e a Roma".
"Fratelli d'Italia non andrà certo con il cappello in mano al cospetto della Svp", aggiunge Galateo. Dalla Volkspartei arriva un diplomatico no comment. Non è il momento di un botta e risposta con l'alleato in Provincia. Nei giorni scorsi Galateo aveva fatto sapere: "Non diamo per scontato che si debba fare per forza una maggioranza con la Svp". In città si discute, anche se solo a livello di fantapolitica, l'ipotesi di una Giunta comunale senza Svp. Domenica sono state elette le 'tedesche' Patrizia Daidone di Forza Italia e Lina Marino di Io sto con Bolzano, e sono due gli assessori che spettano al gruppo linguistico tedesco. Nessuno crede realmente che il primo partito in Consiglio comunale possa restare fuori dalla Giunta, con o senza apparentamento. La fumata bianca arriverà, al più tardi dopo il ballottaggio.
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