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In Trentino in mille senza contratto nella sanità privata

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In Trentino in mille senza contratto nella sanità privata

Chiesto intervento della Provincia che paga soggetti accreditati

TRENTO, 30 aprile 2025, 15:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono un migliaio in Trentino le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata accreditata senza contratto. Gli accordi siglati da Aris (associazione istituti religiosi socio sanitari) - Aiop (associazione italiana ospedaliera privata) e Cdr (centri di riabilitazione) sono scaduti rispettivamente da 6 e 13 anni. Si tratta di personale che con il proprio lavoro contribuisce a ridurre i tempi delle liste di attesa, garantire l'accesso alle cure attraverso visite ambulatoriali, esami specialistici, interventi di chirurgia, riabilitazione motoria, cardiologica, socio-educativa, neurologica, prolungamento del regime ospedaliero per le lungodegenze, oltre ad un forte contributo nella diagnostica, evitando ai trentini di spostarsi fuori provincia. Adesso chiedono il rinnovo del contratto e una decisa presa di posizione della Provincia che, nei fatti, paga le prestazioni dei soggetti accreditati.
    Per questa ragione - sottolinea una nota unitaria dei sindacati - insieme a Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sanità, con i tre segretari provinciali Alberto Bellini, Giuseppe Pallanch e Giuseppe Varagone. La richiesta è una: chi riceve accreditamenti e fondi pubblici deve garantire salari e diritti ai lavoratori e dotazioni organiche adeguate e alle stesse condizioni della sanità pubblica. "Chiediamo alla Provincia regole chiare e vincolanti sugli accreditamenti. Non è accettabile che il diritto al contratto sia ostaggio di un ricatto economico perché ad oggi Aiop e Aris stanno scaricando il rischio d'impresa sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori e, indirettamente, sull'intera collettività". Fino a questo momento le controparti datoriali hanno ribadito la loro indisponibilità a rinnovare i contratti finché Governo e Regioni e Province autonome non garantiranno l'integrale copertura dei costi. La mobilitazione a livello nazionale è già programmata per il 22 maggio.
    L'astensione dal lavoro riguarderà gli ospedali San Pancrazio e San Camillo, le case di cura Eremo, Villa Regina, Villa Bianca, Solatrix, la Cooperativa Villa Maria e il Centro Franca Martini.
   
   

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