E' stato arrestato e sarà espulso
un cittadino 36enne della Sierra Leone, che l'altra sera ubriaco
ha minacciato di incendiare il centro emergenza freddo di via
Pacinotti, nel quale era ospite, e ha anche ferito due
poliziotti intervenuto sul posto. L'uomo con status di asilo
politico e numerosi precedenti (furto con strappo, resistenza a
pubblico ufficiale, immigrazione clandestina), dopo essere stato
sorpreso a bere alcolici all'interno del centro ed invitato a
uscire, ha reagito con minacce e violenze fisiche contro gli
addetti. All'arrivo della Polizia, ha continuato con
atteggiamento provocatorio, arrivando a minacciare di incendiare
la struttura.
Nel tentativo di bloccarlo, l'uomo ha colpito due agenti con
pugni e calci, provocando loro lesioni giudicate guaribili in
cinque giorni. Anche durante il trasporto in Questura ha
continuato a minacciare e danneggiare il veicolo di servizio. Il
36enne è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a
pubblico ufficiale, oltre che per danneggiamento aggravato. È
attualmente trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa del
rito direttissimo.
Alla luce dei gravi fatti e della pericolosità del soggetto,
il questore Sartori ha richiesto alla Commissione Territoriale
per i Rifugiati la revoca dello status di protezione
internazionale, primo passo per l'emissione di un decreto di
espulsione che sarà eseguito al termine della detenzione.
"Ancora aggressioni, violenze e risse scoppiate nei centri
emergenza freddo, ovvero reati di natura più o meno violenta
commessi
in Città da 'ospiti' di questi Centri sia locali che arrivati a
Bolzano da varie parti d'Italia senza alcun motivo lecito, ed
accolti indiscriminatamente senza alcun tipo di controllo -
afferma in una nota Sartori -. Una situazione, questa, divenuta
oramai insostenibile sia dal punto di vista dell'ordine e della
sicurezza pubblica che da quello del continuo dispendio di
personale delle Forze di Polizia che sistematicamente sono
chiamate ad intervenire per far fronte a problematiche dovute ad
alcool, droga, spartizione dei proventi di attività illecite e
quant'altro, ed assai spesso sono costrette a subire aggressioni
e ferimenti da parte di questi individui che non hanno alcun
rispetto delle Istituzioni e delle leggi del paese che li
ospita".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA