In Trentino-Alto Adige, a
differenza di quanto avviene nella maggioranza delle altre
regioni italiane ed esattamente come nel 2023, i prezzi delle
compravendite sono aumentati nell'anno più di quelli delle
locazioni: +5,1% vs +4,4%. Emerge dall'Osservatorio annuale sul
mercato residenziale elaborato da Immobiliare.it. Comprare casa
in regione costa oggi, mediamente, 3.646 euro/mq di media,
mentre per prendere una casa in locazione vengono richiesti 12,8
euro/mq medi.
Bolzano rimane la seconda città più cara in Italia, dietro
alla sola Milano, per acquistare casa, con 4.736 euro/mq medi,
in crescita dell'1,2% rispetto a 12 mesi fa. Anche la relativa
provincia mantiene prezzi molto elevati alla fine del 2024,
guadagnando l'1,4% e sfiorando i 4.450 euro/mq medi. Tuttavia, è
Trento a mostrare gli incrementi più rilevanti su base annua,
con il comune in ascesa del 9,5% (3.286 euro/mq) e la provincia
dell'8,5% (2.775 euro/mq).
Va al comune di Bolzano la palma di territorio più caro in
regione anche per quanto riguarda gli affitti, con 14,5 euro/mq
medi, sebbene si sia evidenziato un calo del 3,2% su base annua.
In tutte le altre zone si nota una crescita nei 12 mesi,
addirittura superiore al +10% in provincia di Trento, dove si
raggiungono i 10,7 euro/mq medi. Salgono dell'1,7% e del 5,7%
rispettivamente, invece, la provincia di Bolzano e il comune di
Trento, che si attestano rispettivamente sui 13,9 e sugli 11,8
euro al metro quadro medi.
Il comune e la provincia di Bolzano vedono ridursi la
domanda di case in affitto in 12 mesi, con il primo che cala del
4,9% e la seconda quasi del 10%. Tutto il contrario di quanto
avviene a Trento, dove si riscontra un boom di interesse
soprattutto nel comune (+52,5%), ma anche nel resto della
provincia (+17,8%).
A livello di stock, infine, tutti i territori rispettano
l'andamento regionale, crescendo diffusamente. L'aumento più
sostanzioso è quello del comune di Bolzano (+48,6%), seguito
dalla relativa provincia (+13%). Comune e provincia di Trento
vedono invece accumuli molto simili, del 10,3% e del 10%
rispettivamente.
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