Mostra monografica, al complesso
museale Santa Maria della Scala e all'Archivio di Stato di
Siena, dedicata a Primarosa Cesarini Sforza, artista la cui
ricerca integra ricamo, disegno, pittura e assemblaggi in
supporti di tela o di carta. L'esposizione si intitola 'Giardino
di Carta. Il filo e il segno: assemblaggi, innesti,
libro-diario' ed è a cura di Beatrice Pulcinelli: inaugurata
oggi sarà visibile fino all'8 giugno prossimo.
La mostra indaga il personale linguaggio espressivo
dell'artista attraverso oltre 30 opere allestite nelle due
diverse sedi, tra 'libri-diario', innesti e l'installazione site
specific ispirata all'antico Orto e Giardino dei Semplici, un
tempo collocato sotto la fabbrica dello Spedale Grande di Siena.
Caratterizzate dall'uso di fili di seta dai colori smaglianti,
applicati con un processo non tradizionale in cui grovigli di
nodi e filamenti portano alla creazione di un nuovo universo
simbolico, le opere in mostra si articolano su più livelli del
complesso museale. Nella Biblioteca e Fototeca Giuliano Briganti
sono esposti i 'libri-diario' dell'artista - una produzione
singolare che prevede l'utilizzo di album ritrovati, carte fatte
a mano, pagine di antiche mappe o spartiti musicali - e gli
'innesti' costruiti con foglie di stoffa applicate a rametti
vegetali. Nelle sale ex refettorio trovano invece posto le opere
di più grande formato di giardini immaginati, microcosmi animati
da una ripetizione continua, e l'installazione site specific
ispirata all'Orto e Giardino dei Semplici. Il progetto si
completa di una sezione presso l'Archivio di Stato di Siena dove
la preziosa planimetria Pianta dell'Orto e Giardino detto dei
Semplici sotto la Fabbrica dello Spedale Grande di Siena del
1756 di Florenzio Razzi dialoga con il Libro d'artista di
creazione ad essa ispirata, realizzato per l'occasione da
Primarosa Cesarini Sforza.
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