Terminato il restauro della Madre
Terra, porzione del pavimento intarsiato del Battistero di
Firenze, in marmo bianco apuano e serpentino verde di Prato,
dove sono rappresentati animali fantastici di derivazione
orientale: dai simurg, figure di uccelli della mitologia
persiana, con l'albero della vita, ai grifi rampanti e fiere. Il
restauro, spiega l'Opera di Santa Maria del Fiore, si è reso
necessario per il consistente stato di consunzione e di perdita
del materiale di cui è costituito il 'tappeto' marmoreo (3,30 x
3,30 metri), che aveva cancellato del tutto o in parte i tratti
del disegno originale, e ha permesso di recuperare la
leggibilità dell'opera.
Costituita da lastre di marmo bianco apuano, accostate tra di
loro con giunti di 5mm, con intarsi in serpentino verde di
Prato, la Madre Terra - uno dei 'tappeti' ad intarsio marmoreo
che costituisce gran parte del pavimento più antico del
Battistero - era caratterizzata da una forte consunzione e
importanti mancanze delle tarsie che rendevano illeggibile il
quadrante così come nell'attigua pavimentazione dello Zodiaco.
In particolare il degrado del verde di Prato inizia con la
frantumazione e il distacco di piccole scaglie e che tende ad
accelerare velocemente nel tempo fino al suo completo
disfacimento. Un fenomeno amplificato dal calpestio avvenuto nel
corso dei secoli, tanto che l'Opera di Santa Maria del Fiore ha
deciso di interdire l'accesso in queste parti della
pavimentazione garantendone la visibilità al pubblico.
Il restauro, diretto ed eseguito dal personale dell'Opera di
Santa Maria del Fiore, è stato possibile grazie al contributo di
Tauck, operatore turistico e di crociere americano. "Interventi
privati, come questo, sono importanti per la nostra istituzione
perché la aiutano a perseguire gli scopi per cui esiste e cioè
la tutela, la promozione e la valorizzazione dei monumenti della
Cattedrale di Firenze", spiega Vincenzo Vaccaro, consigliere
dell'Opera di S.Maria del Fiore. L'intervento sui pavimenti
marmorei del Battistero fa parte di un più ampio progetto che
prevede il restauro di tutto il monumento più antico di Firenze.
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