Avvolti nelle bandiere israeliane
e con una stella di David composta di lumini in ricordo delle
vittime, alcune centinaia di persone hanno manifestato questo
pomeriggio in piazza Duomo a Firenze in "sostegno e vicinanza
per Israele".
In piazza, e poi sul palco, il console onorario di Israele
per Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna Marco Carrai, il
presidente della comunità ebraica di Firenze e Siena Enrico
Fink, e il rabbino capo di Firenze Gad Fernando Piperno, insieme
a numerosi rappresentanti delle istituzioni, a partire dal
sindaco Dario Nardella, e molti esponenti delle forze politiche.
E poi rappresentanti della comunità ebraica e semplici
cittadini. A sventolare anche una bandiera dell'Iran, portata, è
stato spiegato, da un'associazione che si occupa dei diritti
degli iraniani dissidenti.
"Siamo qui per affermare che è stato un atto terroristico
quello compiuto da Hamas - ha detto Carrai -, un'associazione
terroristica riconosciuta a livello europeo: rastrellamenti,
deportazioni, bambini, ragazzi e anziani sgozzati. Di fronte a
questo non devono esserci i se i ma. Non c'entra nulla la
questione palestinese con tutto ciò. Come Israele ha il diritto
di esistere anche lo Stato Palestinese ha il diritto di esistere
ma non stiamo parlando di questo, ma di un eccidio. Un eccidio
solo perché quelle persone erano ebree. Questo va condannato, la
terzietà non sta più insieme con la verità".
Secondo Carrai "per evitare l'escalation tutti dovrebbero
affermare la verità che Hamas è un'associazione terroristica,
che va estirpata, e che tiene sotto il giogo 2 milioni di
palestinesi. Non si stava parlando di una nuova Intifada, si è
voluto colpire con un attacco a sangue freddo, un atto che
richiama al nazismo". La manifestazione è stata momentaneamente
turbata dal passaggio di un gruppetto di due o tre giovani che a
distanza ha inveito ad alta voce contro Israele e i
manifestanti, per poi allontanarsi velocemente.
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