Indagato in Toscana con l'accusa di associazione a delinquere e di aver favorito la mafia in una inchiesta nella quale tuttavia lo stesso tribunale del riesame ha sollevato le proprie perplessità su elementi di indagine "non indicativi, generici e contraddittori", l'imprenditore siciliano Andrea Bulgarella racconta adesso la vicenda, e non solo, nel libro "La partita truccata" (Ed.
Rubettino, 15 euro) di prossima uscita.
Mafia, giustizia, poteri forti, banche è la "tela
velenosa" descritta insieme al giornalista Giacomo Di Girolamo.
Accusato di aver costruito la sua fortuna grazie all'appoggio
della mafia trapanese, Bulgarella contesta le accuse e racconta
la sua vita "fatta di denunce, e di tanti no detti non solo a
cosa nostra, ma anche a chi chiede tangenti e favori". Nel libro
sono citati banchieri e un'analisi del sistema con cui alcuni
grandi gruppi imprenditoriali del Nord si spartiscono le opere
pubbliche in Sicilia.
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