E' in stato di fermo il figlio di Donata Muccio, l'anziana trovata sabato sera morta nella sua casa di Grosseto. Lo scrive oggi il quotidiano Il Tirreno. L'uomo era stato ascoltato dalla polizia, come la sorella, subito dopo il ritrovamento del cadavere. La casa della donna era a soqquadro ma il corpo dell'anziana non presentava segni di violenza. Secondo una delle ipotesi degli investigatori il decesso sarebbe avvenuto nel corso di una lite tra madre e figlio.
L'autopsia sul corpo di Donata Muccio è stata rinviata. Ma a far puntare l'attenzione degli investigatori sul figlio 47enne, Giuseppe Di Gioia, fermato a conclusione di un lungo interrogatorio, sarebbero stati anche alcuni particolari riscontrati nel corso dell'ispezione cadaverica. Secondo fonti investigative oggi sarebbero in programma nuovi interrogatori. Tra le ipotesi su cui lavora la polizia quella per cui il figlio avrebbe provocato la morte della donna, 85enne e cardiopatica, nel corso di una lite durante la quale potrebbe esserci stato anche un contatto fisico tra i due.
All'origine del presunto omicidio potrebbero esserci dei debiti di gioco. Il figlio, accusato dalla polizia di averla uccisa, un anno e mezzo fa aveva avuto anche dei problemi con la giustizia e aveva patteggiato quattro mesi perché aveva manomesso del cambiamonete delle slot grazie ad un apparecchiatura elettronica.
Intanto oggi l'uomo è rimasto in silenzio di fronte al sostituto procuratore Laura D'Amelio e al procuratore capo Raffaella Capasso. L'ipotesi dell'accusa è omicidio preterintenzionale.
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