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L'ultima settimana del Giro d'Italia
comincia con i fuochi d'artificio. Dopo i mugugni generali per
la mancanza di agonismo dei big nelle tre tappe prima della
sosta, la 16/a frazione chiusa con la salita al Bondone ha
restituito entusiasmo agli appassionati, che hanno visto tutti
gli uomini di classifica impegnarsi nella caccia a un risultato
importante. Come era prevedibile, il primo a farne le spese è
stato Bruno Armirail, che sull'ultima salita ha alzato bandiera
bianca, restituendo la maglia rosa a Geraint Thomas. Il
britannico ha dettato il ritmo nelle fasi decisive e l'unico a
tenergli testa è stato Joao Almeida, che l'ha anche battuto sul
traguardo e ora lo insegue in classifica, mentre Primoz Roglic
ha chiuso terzo ma a quasi mezzo minuto, lo stesso distacco che
ha ora nella classifica generale. Sul podio sono risultate
evidenti la gioia di Almeida, che ha conquistato la sua vittoria
in un grande giro, e la posata soddisfazione dell'esperto
gallese, che giovedì prossimo compirà 37 anni e dovrebbe
festeggiarli ancora in rosa, dato che la tappa di domani, la
Pergine Valsugana-Caorle, è adatta agli sprinter. "Una vittoria
speciale, un sogno diventato realtà. Stavo bene, la squadra è
stata straordinaria - ha detto il 24enne Almeida -. Con Thomas
abbiamo collaborato per mettere secondi tra noi e Roglic, poi
però il mio obiettivo principale era la vittoria di tappa". "E'
stata una giornata molto dura, tante salite, sono felice di come
è andata - ha affermato Thomas - Ho trovato una buona intesa con
Almeida, che è stato più bravo allo sprint. Non sono sorpreso, è
molto forte e sarà da tenere in conto per il successo finale, ma
io sono pronto a lottare giorno dopo giorno per tenere la maglia
rosa il più a lungo possibile", ha concluso. La classifica dice
che Thomas ha ora 18 secondi di vantaggio su Almeida e 29 su
Roglic, mentre il quarto in classifica, Damiano Caruso, settimo
al traguardo, è staccato di 2'50''. Si profila quindi una sfida
a tre per la vittoria finale, che passa per il terribile
trittico dolomitico in programma da giovedì a sabato. La tappa
odierna ha visto l'ormai nota parata di fughe, ma contrariamente
a quanto accaduto fino a domenica scorsa ad una cinquantina di
chilometri dal traguardo si sono mosse le corazzate Jumbo Visma,
Uae e Ineos, chiudendo i conti con gli ultimi fuggitivi quando
la salita al Bondone cominciava a farsi più dura. Sono andati in
difficoltà i francesi Thibaut Pinot - attardato da una caduta -
e soprattutto Armirail, che dopo aver cercato di difendere la
maglia e l'onore si è arreso all'interminabile salita, chiudendo
con un ritardo di quattro minuti. Al dunque si sono ritrovati
gomito a gomito Almeida (Uae), Roglic con il compagno di squadra
Kuss (Jumbo), e Thomas, con Eddie Dunbar come incomodo. Il primo
a restare indietro rispetto al forcing del portoghese e del
gallese è stato lo sloveno, che però grazie a Kuss è riuscito a
non affondare del tutto, poi anche Dunbar ha mollato, lasciando
spazio al duello finale. A meno di sorprese domani, la sfida
ricomincerà giovedì con la Oderzo-Val di Zoldo, con due salite
nel finale adatte a nuove sortite.
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