Missione fallita per l'Inter che
avrebbe potuto consolidare il secondo posto allungando su
Atalanta, Roma e Milan. Finisce 0-0 al Ferraris, impresa della
Sampdoria: i liguri si prendono un punto che porta fiducia e
speranza anche se non smuove una classifica ancora
complicatissima. Passo falso per i nerazzurri che gestiscono la
partita dall'alba al tramonto ma non riescono mai ad assestare
lo schiaffo del ko ai blucerchiati. Tanti rimpianti per l'Inter,
soprattutto la traversa colpita da Acerbi in pieno recupero (non
bastano 25 tiri in porta) e tanto nervosismo come in occasione
del litigio in campo tra Lukaku e Barella. E' una partenza da
giocolieri per la squadra di Inzaghi, sono quattro minuti stile
videogame con tre frecciate di qualità firmate da Lukaku,
Mkhitaryan e Lautaro ma Audero mette i guantoni nel posto giusto
e frena l'avvio sontuoso dell'Inter. "Finché i tifosi della
Sampdoria canteranno non ci saranno problemi per il futuro",
scrivono in uno striscione i supporter blucerchiati in Gradinata
Sud citando lo storico presidente dello scudetto Paolo Mantovani
e la spinta del pubblico aiuta gli uomini di Stankovic che
soffrono ma non cedono anche se rischiano seriamente al 19'
quando Lautaro manca l'appoggio vincente su assist di Darmian ed
è proprio quest'ultimo che mette a lato di poco nel prosieguo
dell'azione. Funziona Winks davanti alla difesa, l'inglese mette
ordine e saggezza al gioco doriano. Anche se è sempre l'Inter a
dare un senso allo spartito della serata con Lukaku che colpisce
di testa ma alza troppo la mira. E' un primo tempo frizzante dai
contenuti piacevoli con l'Inter che vorrebbe la copertina del
match ma non riesce a graffiare davanti alla porta di Audero
anche se produce tantissimo e mostra un po' di nervosismo con
qualche screzio tra Barella e Lukaku in particolare per una
giocata sbagliata dopo la quale volano parole grosse da parte
del belga ("Basta! Basta! Non si fa così", si infuria il belga
contro l'ex Cagliari), mentre dall'altra parte c'è una Samp dal
cuore generoso che ci mette coraggio e passione anche se dalle
parti di Onana diventa difficile lasciare il segno. Si alza il
sipario con la novità di Dimarco che sostituisce Gosens ed è
l'esterno che bussa nell'area doriana al' 9 con una fiondata dal
limite che sorvola la traversa. Anche se prima era stata la
Sampdoria a dare un segnale forte con il tocco ravvicinato di
Gabbiadini che finisce di poco a lato dopo il cross di Lammers.
Sono sempre ritmi da Formula 1, Doria e Inter si sfidano col
petto in fuori senza paura. E Inzaghi cerca di dare la scossa a
metà della ripresa quando cala il tris con gli ingressi di
Brozovic, Dumfries e Dzeko per dare più lucidità e concretezza
negli ultimi sedici metri. Sale in cattedra poi Calhanoglu che
prova a dare una svolta con la giocata che può fare la
differenza. Prima è bravissimo Audero che intercetta in tuffo,
nel bis la mira è leggermente sballata: questione di centimetri.
La cartolina finale di questa serata è nella stratosferica
parata di Audero sulla conclusione di Acerbi in pieno recupero,
il portiere smanaccia il pallone che bacia la traversa. È festa
per la Samp quando scende il sipario.
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