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In evidenza
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Dalla Dolce Vita a Hollywood, non
esiste divo senza codazzo di fotografi al seguito: il mitico
paparazzo, figura resa celebre dal genio di Fellini negli anni
'60, titolo di una hit di Lady Gaga, oggi è protagonista
assoluto della sfilata di Dolce e Gabbana. Non al singolare, ma
ovviamente al plurale perché oggi i paparazzi viaggiano in
gruppo e prendono posto tutti insieme in pedane appositamente
allestite agli ingressi degli eventi vip, come oggi al Metropol,
l'ex cinema da anni casa dei Dolce e Gabbana. Traffico chiuso su
viale Piave, come sempre per ogni show, a partire dall'ultimo,
dove per l'arrivo di Madonna si sono viste scene da Dolce vita
d'altri tempi, ma questa volta lo spettacolo dei flash che
scattano all'impazzata non era fuori, ma dentro la sala. Quando
si è aperto il sipario, sono apparse infatti due pedane dove
erano disposti una cinquantina di paparazzi, tutti in giacca e
cravatta, come occasione impone, pronti a scattare a ogni uscita
del divo di turno. E quello che si è dipanato in passerella è
proprio il racconto della vita di un divo del giorno d'oggi,
inseguito dalla mattina alla sera da fotografi in caccia di
scoop, da quando va a far la spesa a quando accompagna i figli a
scuola. Non dunque solo occasioni da red carpet, ma situazioni
di vita reale, sempre però con l'allure del divo, come quelli
seduti in prima fila allo show, dall'attore inglese James McAvoy
al figlio di Madonna Rocco Ritchie, intento a parlare fitto
fitto con Stefano Di Martino, seduto a fianco di Achille Lauro.
Gente che non si può permettere di uscire in tuta nemmeno per
fare la spesa sotto casa o accompagnare i figli a scuola,
abituata a una vita sotto i riflettori e sotto i flash dei
fotografi. Divi che di mattina escono di casa in jeans, ma sopra
ci buttano una pelliccia, che mettono le sneakers come i comuni
mortali, ma le nobilitano con un cappotto maculato iper fashion,
che si scaldano con i pull di lana grossa a collo alto, ma li
mettono con il parka di denim foderato di pelo. Scelgono la
comodità dei pantaloni cargo, ma in morbido velluto, e li
abbinano al blazer di paillettes o al gilet di pelliccia, così
come conoscono la qualità del sartoriale, quello dei calzoni con
le pinces a doppia cintura, delle giacche doppiopetto, dei
classici abiti a tre pezzi, del gessato e del tweed, che rendono
speciale con tocchi di stile come un collo sciallato o una
coppola in pendant. E' nella sera che, ovviamente, il divo dà il
suo meglio, dal tuxedo classico al gilet portato sulla pelle
nuda, dalla camicia di seta alle broche dorate giganti, che
sembrano fatte apposta per attirare flash e sguardi, per la
gioia dei paparazzi.
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