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Dobbiamo "de-internettizzarci"? Il
blogger ed editorialista del NYT Ross Douthat ha di recente
riproposto in rete un suo famoso articolo che suonava più meno
così: "Resistiamo ad internet", abbiamo toccato il fondo. Il
professor Mauro Masi, delegato italiano alla proprietà
intellettuale è sostanzialmente d'accordo con questo concetto ma
prima - scrive nel punto della sua rubrica su Italia Oggi -
bisogna capire qual è la chiave del successo di Internet. Questa
chiave - ragiona - per molti sta nella sua apertura, nella sua
libertà combinata con la possibilità di sentirsi una parte di un
tutto e che in questo modo ci si illuda di contare qualcosa. Se
uno scrive un tweet al presidente Usa, al Papa o al suo idolo
sportivo, crede davvero che risponderà proprio a lui Biden,
Francesco o Cristiano Ronaldo. Non è così ma, e questo è il
bello e l'arcano della rete, non lo si può completamente
escludere. Va da se che nessuno è in grado di decidere regole
condivise, eppure la rete - continua nel ragionamento Masi -
vive di standard e gli standard sono fissati da poche grandi
aziende, tutte americane, che non casualmente vengono indicate
come le over the top e che sono diventate le icone del nostro
tempo: Google, Facebook, Twitter, Amazon, Apple, Microsoft. E
questi standard non prevedono la tutela dei diritti, anzi su
Internet appare regolarmente ciò che altrove sarebbe impossibile
perchè vietato per legge. Il professore nel suo articolo fa
riferimento proprio al diritto d'autore che il boom del digitale
e della rete ha portato ad essere sempre più sbiadito con la
scomparsa della differenza tra originale e copia di un'opera
dell'ingegno messa online che diventa patrimonio di tutti.
"Scompare di conseguenza il concetto dell'avente diritto in
quanto ideatore/creatore dell'opera". Quindi - è la conclusione-
ben venga la "de-internettizzazione" della nostra società ma
tenendo sempre presente che la Rete ha permesso quegli
interventi e quelle connessioni che spesso nemmeno il settore
pubblico riusciva a garantire". Dunque, avanti con "juicio".
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