Serata evento nel nome della lotta ai fondamentalismi: giovedì 7
maggio dalle ore 21.15, Rai2 presenta ''Je suis Ilan'', con la
prima visione tv del film di Alexandre Arcady, ''24 jours, la
vérité sur l'affaire Ilan Halimi'' e a seguire lo Speciale
Virus-Il contagio delle idee (@VirusRai2) con Nicola Porro
dall'Auditorium Conciliazione di Roma per un dibattito sulla
tolleranza e il dialogo che vedrà protagonisti Imam Yahya
Pallavicini, presidente Coresi, comunità araba italiana,
Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma e
Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio
per la famiglia. ''24 jours'' racconta la tragica storia di Ilan
Halimi, un giovane rapito e imprigionato a Parigi il 20 gennaio
2006 solo perché ebreo, torturato per ventiquattro giorni da
incubo tanto da non riuscire a sopravvivere al suo calvario.
Malgrado nessuno riconosca l'odio antisemita che muove i
sequestratori. ''Un pugno allo stomaco in perfetto stile
Virus'', dice Nicola Porro nel corso della conferenza stampa a
viale Mazzini, convinto che ''guardare le immagini di un orrore
vuol dire voler conoscere per deliberare''. La Rai, in
collaborazione con il progetto Dreyfus, scende in campo contro
tutti i fondamentalismi in favore del dialogo e della pace. ''Ci
limitiamo a fare il nostro mestiere, anzi: la nostra missione,
il servizio pubblico'', sottolinea il direttore generale Luigi
Gubitosi. ''La paura del diverso e l'odio nascono dall'ignoranza
e il ruolo della Rai deve anche essere quello di diffondere la
cultura dell'inclusività per stimolare ragioni che non
partoriscano più mostri''. In apertura le testimonianze di tanti
artisti poi, ospiti sul palco, la mamma di Ilan Ruth Halimi,
l'esponente della comunità araba di Parigi Imam Hassen
Chalgoumi, il filoso Bernard-Henry Levy e Gadi Gaj Taché,
fratello di Stefano, vittima dell'attentato alla Sinagoga di
Roma del 1982.
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