Il ministro degli Esteri russo Sergej
Lavrov ha definito il presidente degli Stati Uniti Donald Trump
"una persona pratica" che conduce gli affari con "buon senso",
mentre Zelensky è a suo giudizio un "nazista puro" e un
"traditore del popolo ebraico".
"Donald Trump - ha detto in una intervista a Krasnaya Zvezda
ripresa dalla Tass - è una persona pratica. Il suo slogan è il
buonsenso. Significa, e tutti lo vedono, una transizione verso
un modo diverso di fare business... Questo conferisce alla
politica un carattere vivace e umano. Ecco perché è
interessante".
Lavrov ha avuto parole di elogio anche per il segretario di
Stato Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale
degli Stati Uniti Mike Waltz, definite "persone assolutamente
ragionevoli".
Al contrario, secondo il ministro degli Esteri russo,
"Vladimir Zelensky ha fatto una svolta di 180 gradi: da che è
salito al potere con slogan di pace, esortando a non abbandonare
la lingua russa, 'nostra cultura comune', in sei mesi si è
trasformato in un nazista puro e, come ha giustamente detto il
presidente russo Vladimir Putin, in un traditore del popolo
ebraico", ha affermato Lavrov.
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