Il Papa, in questi
giorni di ricovero, quando ha potuto, ha continuato a telefonare
alla parrocchia di Gaza, come aveva fatto praticamente tutti i
pomeriggi da quando è scoppiata la guerra. "Come parrocchia
della Sacra Famiglia di Gaza siamo sempre lieti e commossi
nell'ascoltare la sua voce. Ci dà tanto conforto", "è una
chiamata benedetta", "una grande gioia, anche in mezzo a tante
prove, il fatto di sapere che, nonostante il suo delicato stato
di salute, il Santo Padre continui a pensare e a pregare per
tutti e per la pace a Gaza e, allo stesso tempo, continui anche
a ringraziarci, per le nostre costanti preghiere" dice il
parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli.
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