Si muovono a due velocità i
principali listini di borsa europei in linea con il clima
d'incertezza che ha prevalso in Asia e nel Pacifico. Gli
investitori guardano infatti agli sviluppi del quadro
geopolitico, dopo l'avvio dei colloqui tra Usa e Russia
sull'Ucraina e alle prossime mosse dell'amministrazione Trump in
tema di dazi. C'è attesa inoltre per i verbali della Fed
previsti in serata, mentre nel Regno Unito l'inflazione è salita
oltre le stime al 3% annuo. Milano (Ftse Mib +0,8%) è la
migliore, la segue a distanza Francoforte (+0,1%), mentre cedono
Madrid (-0,24%), Parigi (-0,19%) e Londra (-0,1%). Positivi i
future Usa.
Risale a 105,5 punti il differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in crescita
di 3,1 punti al 3,12% e quello tedesco di 2,9 punti al 2,52%.
Sale il dollaro che sfiora quota 0,96 euro, mentre si mantiene
stabile a 0,79 sterline e perde quota in Giappone a 151,6 yen.
Allunga il passo l'oro (+1,13% a 2.944,33 dollari l'oncia)
insieme al greggio (Wti +0,72% a 72,37 dollari al barile),
mentre gira in calo il gas naturale (-0,64% a 48,92 euro al
MWh), che torna sotto quota 50 euro.
Pesa Glencore (-6,17%) sulla piazza di Londra dopo i conti,
mentre la raccomandazione d'acquisto di Jefferies spinge Stm
(+5,56%) in Piazza Affari. Sotto pressione Recordati (-4,92% a
56,95 euro) che si porta sopra ai 55,7 euro per azione a cui è
stato collocato da Rossini il 5% del capitale. In luce i bancari
Bper (+2,35%) e Popolare Sondrio (+1,29%). Più caute Commerzbank
(+0,68%), Unicredit (+0,64%), Mps (+0,51%), Intesa (+0,48%) e
Banco Bpm (+0,33%). Acquisti sui petroliferi Eni (+0,84%), Shell
(+0,82%), Bp (+0,89%) e TotalEnergies (+0,61%).
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