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Ambasciatore Iran-S.Sede, 'braccia aperte per il Papa a Teheran'

Ambasciatore Iran-S.Sede, 'braccia aperte per il Papa a Teheran'

Mokhtari, 'il governo di Israele sporca la faccia dell'ebraismo'

ROMA, 05 febbraio 2025, 13:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sarebbe un onore per noi accogliere papa Francesco a Teheran. Abbiamo le braccia aperte per il Santo Padre. Cerchiamo sempre di far sì che questo si realizzi". Così l'ambasciatore della Repubblica Islamica dell'Iran presso la Santa Sede, ayatollah Mohammad Hossein Mokhtari, ha risposto in una conversazione con alcuni giornalisti italiani alla domanda se si sia mai parlato di un possibile viaggio del Papa in Iran.
    "E' una persona speciale - lo ha definito -, una persona rispettosa per l'Iran come per le altre nazioni". "Da entrambe le parti c'è questa intenzione per il viaggio - ha quindi detto sul fatto se ci sia stato un invito ufficiale -. Come ambasciatore penso sia meglio invitare prima il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin in occasione dei festeggiamenti che presto faremo in Iran per i 70 anni delle relazioni diplomatiche. Questo può essere un inizio".
    Mokhtari ha riferito che "nell'ultima udienza che abbiamo avuto col Santo Padre noi abbiamo proposto lo svolgimento di una Conferenza di Pace con tutte le guide religiose. Potrebbe essere la prima Conferenza che viene svolta da tutte le guide religiose del mondo. Secondo me, se si terrà questa Conferenza, sarà più importante anche delle Nazioni Unite: potrà anche ostacolare tantissime guerre in futuro".
    "La proposta era da parte mia, non della Guida Suprema. A papa Francesco è piaciuta tantissimo, l'ha molto apprezzata - ha aggiunto l'ambasciatore -. Se avrà luogo in futuro questa Conferenza con tutte le guide religiose del mondo da tante nazionalità, sicuramente avrà un risultato brillante". "Perché noi crediamo che papa Francesco sia una delle guide veramente più importanti, una delle persone che hanno portato un avanzamento di questo dialogo interreligioso".
    Rispondendo alle domande dei giornalisti, il diplomatico ha riucordato tra l'altro che "la religione, sia l'islam, sia il cristianesimo, sia l'ebraismo, sempre invita la gente alla pace e ad evitare la violenza. Tutti i profeti sono venuti per questo. Quello che sta succedendo in Palestina non lo consideriamo colpa dell'ebraismo, ma lo mettiamo a nome di un governo che sta facendo tutto il contrario di quello che dice l'ebraismo". "La religione permette che i bambini e le donne inermi, che non hanno nessuna arma in mano, vengano assassinati? - ha chiesto -. Si pensi che la religione ha persino dei precetti su come si uccidono gli animali". "Israele ha sporcato la faccia dell'ebraismo con tutto quello che sta facendo - ha aggiunto Mokhtari -. Non hanno risparmiato neanche le chiese".
    "Non sto parlando della gente - ha precisato l'ambasciatore -, neanche della Torah, ma del governo che sta governando Israele", guidato de Benjamin Netanyahu. "Noi riconosciamo lo Stato di Israele, qui si tratta di un'altra cosa - ha proseguito -. Ci sono anche tantissimi studiosi ebrei che non sono d'accordo con i comportamenti sionisti di questo governo".
    "Papa Francesco ha sottolineato tante volte, anche durante le udienze, che ogni giorno sente il suo rappresentante a Gerusalemme per sapere come sta la situazione - ha osservato Mokhtari -. La religione dice che se sei un uomo ti deve essere risparmiata la vita, indipendentemente dalla religione cui appartieni. Già per il fatto che sei un essere umano devono rispettarti, non ammazzarti".
   

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