/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dai floppy all'IA, 35 anni fa il lancio del primo ransomware

Dai floppy all'IA, 35 anni fa il lancio del primo ransomware

Partito da dischetti oggi causa perdite per 1,1 mld di dollari

MILANO, 23 gennaio 2025, 10:47

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sviluppato alla fine del 1989 ed effettivamente lanciato all'inizio del 1990, quest'anno il ransomware compie 35 anni. Il tipo di virus, che cripta i dati e richiede un riscatto per il loro rilascio, è nato con il trojan Aids e si è evoluto rapidamente, diventando una delle principali preoccupazioni per la sicurezza informatica a livello globale anche a causa dell'avvento dell'IA generativa, che rende più semplice creare codice malevolo, senza grosse conoscenze informatiche. Nel 2024, stando alle rilevazioni dell'agenzia di sicurezza Cisco Talos, il ransomware ha causato perdite globali per 1,1 miliardi di dollari, e fra giugno 2023 e giugno 2024 ha costituito il 44% di tutti i casi segnalati dagli esperti. I settori più colpiti sono stati la sanità, l'istruzione e i servizi finanziari, con un'attenzione particolare verso la produzione e le infrastrutture critiche. È bastato un floppy disk creato dal dottor Joseph L. Popp per dare il via alla storia del ransomware. Il primo, richiedeva alle proprie vittime un riscatto tramite corrispondenza in cambio dei dati rubati.
    Oggi, gruppi hacker organizzati e specializzati prendono di mira aziende di ogni dimensione e settore, sfruttando anche l'intelligenza artificiale, per colpire più a fondo e causare perdite economiche ingenti. Il ransomware si diffonde attraverso diverse tecniche, come email di phishing, vulnerabilità nei software e attacchi alle reti aziendali. Una volta infettato un sistema, cripta i dati rendendoli inaccessibili. I criminali informatici richiedono quindi un riscatto, spesso in criptovalute, in cambio della chiave. Come ricorda Cisco Talos, pagare non garantisce il recupero dei dati, anzi può finanziare ulteriori attività criminali. "Il ransomware ha un tallone d'Achille: il backup. In caso di attacco e crittografia, è possibile ripristinare le informazioni utilizzando una copia - spiegano gli analisti - allo stesso tempo, il rafforzamento delle difese software, i miglioramenti della rete e l'aggiornamento delle patch sono fondamentali".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza