Tutti in piedi e onore al merito: è la Svizzera in questo momento più che mai la grande potenza dominatrice dello sci alpino. E lo ha dimostrato nella nuova disciplina della combinata a squadre uomini (una discesa ed una manche di slalom) occupando tutti i posti del podio. L'Italia -terza dopo la prova di discesa grazie ad un bravissimo Dominik Paris - ha invece buttato al vento una grande occasione di medaglia. Sotto gli occhi di mamma e papà, il gardenese Alex Vinatzer ha infatti inforcato dicendo così addio ai sogni di gloria per lui, per il suo compagno Dominik e per l'Italia. "Mi dispiace soprattutto per Dominik che aveva fatto bene il suo. Io non ho trovato il ritmo", ha spiegato alla fine un comprensibilmente deluso Vinatzer.
La gara è stata così un festival tutto e solo scudocrociato: oro alla coppia Franjo Von Allmen-Loic Meillard in 2.42.38 , argento ad Alexis Monney e Tanguy Nef in 2.42.65 e bronzo a Stefan Rgentin e Marc Rochat in 2.42.81. Il tutto dopo aver ovviamente dominato anche la prova di discesa. Meglio di così - tenuto anche conto che il loro supercampione Marco Odermatt ha preferito non gareggiare per puntare tutto sul gigante di venerdì- per gli svizzeri non poteva andare.
Per l'Italia c'è' da registrare la dignitosa prova della coppia Florian Schieder e Tobias Kastlunger che ha chiuso 6/a in 2.43.311 mentre quella formata da Mattia Casse e Stefano Gross è finita 7/a in 2.43.45 . Niente da fare invece per Christof Innerhofer e Filippo Della Vite dopo che - già in forte ritardo dopo la discesa - il lombardo aveva inforcato a sua volta poco dopo il via dello slalom.
Tutto si è giocato - dopo che la prova discesa aveva subito interruzioni per nebbia e visiblità non perfetta con cielo coperto ed un fondo pista ammorbidito dal cambio del meteo - nella manche di slalom. E' stata una gara su una pista con pendenze costanti, ma con fondo umido e molto scivoloso ed una tracciatura tutto sommato regolare e ritmica ma che non ha impedito errori ed inforcate soprattutto in chi ha cercato comprensibilmente di fare la prova della vita finendo cosi per sciare contratto e non in scioltezza. Ne sanno qualcosa i padroni di casa austriaci che hanno visto ben tre delle loro quattro squadre finire fuori per errori.
Domani a Saalbach tocca al gigante donne con altra grande possibilita' per l'Italia di andare a medaglie soprattutto con Federica Brignone, vice campionessa del mondo in carica, e Sofia Goggia.
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