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F1: Arnoux, Sainz come Villeneuve, tutti dietro da inizio a fine

F1: Arnoux, Sainz come Villeneuve, tutti dietro da inizio a fine

L'ex ferrarista'Leclerc non deve pensare troppo a compagno team'

ROMA, 18 settembre 2023, 09:09

Redazione ANSA

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"Sainz come Villeneuve, ha tenuto tutti dietro dall'inizio alla fine. Ferrari ieri molto competitiva, spero sia sulla strada giusta". Così René Arnoux, ex pilota della Ferrari dal 1983 al 1985 e protagonista dell'epico duello con l'amico Gilles Villeneuve al Gp di Digione del 1979, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1.
    Strategia Ferrari stavolta impeccabile: "Ieri nessuno ha fatto un errore. Ottima strategia, tutto perfetto: spero che ora la Ferrari sia sulla strada giusta e che vedremo altre vittorie quest'anno. Leclerc? Non deve pensare troppo al suo compagno di squadra: se comincia a farsi domande, diventa più debole" "Ieri - racconta Arnoux - ho rivisto qualcosa del passato, il successo di Sainz mi ha ricordato la vittoria di Gilles nel 1981 a Jarama, in Spagna. Me la ricordo bene quella gara, ho abbandonato subito la testa della corsa, sono andato a fondo pista e ho visto bene tre quarti della gara. Gilles faceva l'elastico sul rettilineo e gli altri, i vari Jones e Lafitte, sono rimasti dietro per tutta la gara. Ieri Sainz è partito molto bene, non ha mollato e ha fatto una gara molto bella. Sono contento perché abbiamo visto una Ferrari molto competitiva, con un bellissimo assetto. Non è facile fare una gara così tirata dall'inizio alla fine, con dei mostri dietro come Norris, Hamilton e Russell. Tenersi dietro tutti quanti è stato un bellissimo successo, sia per la prima vittoria di Sainz, sia per la Ferrari, tornata a un grandissimo livello".
    L'amicizia con Villeneuve e il duello a Digione: "Gilles è stato il mio più caro amico in F1: quando lui era alla Ferrari e io in Renault si mangiava insieme cucina italiana il venerdì e cucina francese il sabato, ci siamo conosciuti così. Con grande modestia, ho sempre detto che i duelli li potevamo fare solo noi due. Ci conoscevamo molto bene, non mi avrebbe mai fatto un colpo pericoloso. A Digione, a cinque giri dalla fine, abbiamo iniziato questo duello mitico, incredibile e magnifico.
    All'arrivo lui è arrivato secondo e io terzo: dopo 40 anni ancora tanta gente mi ricorda questo testa a testa".
   

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