/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'Inter non va più, Inzaghi lancia l'allarme

L'Inter non va più, Inzaghi lancia l'allarme

L'ordine del tecnico: 'Ora nessun proclama e cambiare passo'

MILANO, 17 febbraio 2025, 19:40

Redazione ANSA

ANSACheck
Simone Inzaghi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Simone Inzaghi - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Ora nessun proclama, quello che stiamo facendo non basta: bisogna cambiare passo". Simone Inzaghi è stato chiaro con la sua Inter, già dentro l'Allianz Stadium dopo la sconfitta contro la Juventus. Il nuovo passo falso di Lautaro Martinez e compagni ha gettato nuovamente nello sconforto il mondo nerazzurro, vista la nuova occasione persa da parte della squadra di agganciare, stavolta anzi superare, il Napoli in vetta.

Una sconfitta che fa ancora più male per come è maturata, quella sul campo dei bianconeri. Dopo i primi 45' in cui l'Inter aveva creato diverse occasioni, infatti, la squadra di Inzaghi è scomparsa nella ripresa, senza riuscire più a ritrovare la classica fluidità di gioco. Anzi, venendo ingabbiata senza nemmeno troppi problemi dal piano di Thiago Motta.  Soprattutto, si tratta di un nuovo ko che mette di nuovo in luce tutti i difetti della rosa interista, oltre che della tutt'altro che perfetta condizione di diversi suoi big a partire da Hakan Calhanoglu, nuovamente protagonista in negativo nell'azione che ha portato al gol decisivo di Francisco Conceicao (seppur insieme ad almeno altri suoi quattro compagni). 

 

Ma forse più che di gambe, il problema appare nella testa dei giocatori di Inzaghi, come dimostrato anche dalle parole di Henrikh Mkhitaryan dopo il ko a Torino: "A volte, pensando di essere più forti, non entriamo in campo focalizzati, si tratta di una consapevolezza eccessiva", le dichiarazioni dell'armeno a Dazn. Frasi che sembrano certificare le difficoltà prima di tutto a livello psicologico del gruppo, come se l'Inter faticasse a fare quel clic mentale che l'anno scorso le permise di dominare la stagione. Non a caso, i punti in meno rispetto allo stesso punto del campionato 2023/24 sono ben dodici, mentre nelle ultime quattro gare è arrivata una sola vittoria.  Rendimento negativo che però quest'anno pesa ancora di più, considerando il testa a testa col Napoli e come i nerazzurri stiano faticando negli scontri diretti. Guardando agli incroci solo tra le prime otto in classifica, infatti, l'Inter ha raccolto 13 punti in 10 gare, rispetto ai 18 del Napoli. E molto si giocherà proprio in uno scontro diretto, ovverosia quello che andrà in scena il prossimo 2 marzo al Maradona.  Per arrivare ancora in scia alla squadra di Antonio Conte, però, la squadra di Inzaghi non potrà sbagliare sabato contro il Genoa a San Siro: prova senza appello, anche per mandare un messaggio ai partenopei e provare a riassaporare, almeno per una notte, l'aria che si respira in vetta alla classifica.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza