"È stato montato un caso dal nulla"
sulla stretta di mano tra l'arbitro Sacchi e l'assistente
Francesca Di Monte. Lo afferma Katia Senesi, componente del
Comitato nazionale dell'Aia, con i due protagonisti che lo
raccontano all'ANSA. "Nel pre gara, nel tunnel, l'arbitro saluta
i capitani mentre noi abbiamo un nostro momento di saluto in
campo prima del fischio d'inizio - la spiegazione di Di Monte -.
Il mio volto appare stupito perché sono stata colta di sorpresa
e mi dispiace che venga strumentalizzato un breve video per
toccare temi molto pesanti che invece richiedono una forma di
rispetto e delicatezza diverse". "E incredibile come sia nato un
caso da questo episodio - le parole dell'arbitro Sacchi -. Nè io
e né lei ci saremmo immaginati queste reazioni. Negare il saluto
a una o un collega è un gesto che assolutamente non mi
appartiene". Senesi, che fa parte del Referee convention panel
dell'Uefa è "molto dispiaciuta per dover leggere da due giorni
parole molto pesanti sui giornali dove due nostri arbitri, due
brave persone, sono finiti nel fango per un malinteso creato sui
social. All'Aia le associate sono considerate al pari degli
uomini perché si impegnano tanto ancor prima che essere donne da
proteggere. E' spiacevole vedere come siano stati entrambi
strumentalizzati senza pensare alle conseguenze. Il video spiega
tutto bene se si ha la voglia di guardarlo senza secondi fini,
il saluto nel tunnel non è stato fatto a nessuno dei due
assistenti, come da prassi. Dietro alla figura di un arbitro o
di un assistente c'è una persona che fa sacrifici, ci sono
famiglie e figli che ne soffrono. Questa gogna - conclude Senesi
- rischia di alimentare rancori o rivendicazioni, mentre noi
cerchiamo di farci conoscere per quello che siamo e facciamo
ogni giorno".
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