"Vincere la Coppa del Mondo era sicuramente il sogno più grande della mia carriera.
È il massimo anche perché si gioca per il proprio Paese e per la propria gente, è stato bellissimo.
La prima cosa che ho pensato quando è
entrata la palla di Montiel? È stata una emozione unica, ho
pensato a tutto quello che ho fatto finora, era un mio sogno da
bambino. Non pensavo fosse così bello".
Così l'attaccante dell'Inter Lautaro Martinez ha raccontato,
in conferenza stampa, il trionfo dell'Argentina ai Mondiali in
Qatar. "I tre momenti più belli? Dico la sconfitta con l'Arabia
Saudita - ha spiegato - perché abbiamo parlato e siamo tornati a
lavorare come sappiamo fare, poi la vittoria ai rigori con
l'Olanda in cui è uscita la forza del gruppo, infine il rigore
di Montiel. Ma anche quando mia figlia ha toccato la Coppa, da
quando è nata ho vinto quasi tutti i trofei che potevo vincere".
"Prima di andare al Mondiale ho giocato con la caviglia a
pezzi per un mese - ha detto ancora lautaro - e in Qatar non
sono arrivato come dovevo ma ho sempre dato tutto per la
squadra. È stata una esperienza che mi ha fatto cambiare anche
di testa". "Il ruolo di Maradona? La sua scomparsa ci ha fatto
male, è un mito e una leggenda che sarà sempre con noi. Si starà
godendo tutti i trofei, ovunque lui sia", ha concluso Lautaro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA