Allegri fissa la quota scudetto. Per il tecnico bianconero la Juve - o chi vorrà succederle nell'albo d'oro - dovrà fare 80 punti. Ai bianconeri ne mancano 56, ma è lo stesso tecnico dei campioni d'Italia ad invitare a ridurre l'orizzonte alla prossima partita, l'anticipo di domani in casa della Lazio. La Juve cerca il pokerissimo, ma Allegri non si lascia distrarre dalle quattro vittorie consecutive in campionato: nonostante il profumo di scudetto sia tornato nei corridoi di Vinovo, il tecnico bianconero continua a predicare calma e lucidità. Caratteristiche necessarie per ricucire lo strappo, per non vivere in modo umorale i risultati del campo, iniziando dalla partita con la Lazio, che prede di dieci giorni lo scontro diretto con la Fiorentina.
"L'errore che possiamo fare in questo periodo - dice Allegri - è 'guardare avanti', vivere i risultati nostri in relazione con quelli degli altri. In questo momento siamo come un ciclista che si esprime a cronometro: non siamo in un gruppo, dobbiamo procedere sulla nostra strada partendo da alcuni dati assodati. La quota scudetto è a 80 punti, da 72 si finisce al secondo o terzo posto: su questo dobbiamo concentrarci". La Juve vista nelle ultime sfide di campionato ha mostrato una grande solidità, in particolare nell'ultima sfida con il Palermo: "La squadra ha giocato una partita di personalità, stiamo crescendo ma al momento non abbiamo ancora fatto nulla: non voglio rischiare cali di tensione. Domani troveremo un ambiente difficile, con una squadra forte che cercherà di batterci in tutti i modi per uscire dal periodo di crisi di risultati, non di gioco, espresso negli ultimi turni. L'obiettivo prossimo è sorpassare la Roma, o comunque chi sarà al quarto posto, e proseguire nella nostra corsa".
Non potevano mancare riferimenti a Morata e Cuadrado, giocatori pungolati dal tecnico negli ultimi incontri, anche se è lo stesso Allegri a gettare acqua sul fuoco: "Morata è un giocatore straordinario, sta riacquisendo la condizione fisica e mentale ma deve star tranquillo. Smentisco che contro il Manchester City io lo abbia rimproverato: aveva sbagliato due occasioni da gol, l'ho rasserenato visto che mancava ancora una fetta di partita e da lui pretendo molto. Cuadrado ha giocato bene a Palermo, non so se domani sarà in campo dal primo minuto o se partirà dalla panchina. In ogni caso pretendo che chi entra dalla panchina sia determinante, come successo a Evra con il Manchester City o a Zaza con il Palermo. Mi arrabbio quando i giocatori non riescono ad incidere perché evidentemente entrano in campo con la testa sbagliata". Per la partita dell'Olimpico probabile la conferma del 3-5-2, con Asamoah, ormai pienamente recuperato, in ballottaggio per sostituire lo squalificato Pogba. In attacco dubbi su chi affiancherà Dybala in attacco, con Mandzukic, Morata e Zaza in lotta per una maglia.
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