I Celtics giocano una grande partita
e passano sul campo di Dallas, Phoenix batte Chicago in volata e
Milwaukee vince a Detroit. Vittorie nette per Cleveland e
Sacramento, Joel Embiid scrive la storia trascinando con 70
punti i Sixers contro gli Spurs, Karl-Anthony Towns ne segna 62
ma Minnesota perde in casa con Charlotte.
In una partita che offre pochi spunti a causa del consistente
differenziale tra le due squadre, ci pensa Joel Embiid a rendere
quella tra Sixers e Spurs una sfida speciale. La serata storica
del camerunese arriva all'interno di una netta vittoria 133-123
e del confronto con il rookie Victor Wembanyama, autore di una
buona prestazione. I due lunghi sono i protagonisti assoluti di
una partita che ha in Tyrese Maxey (18 punti e 8 assist) da una
parte e Devin Vassell (22 punti e 9 assist) gli altri giocatori
in evidenza.
Joel Embiid è ormai abituato a scrivere la storia, segnando un
record di franchigia dietro l'altro. Quello mandato a referto
contro gli Spurs, però, è davvero speciale: con i 70 punti
mandati a referto nella partita con San Antonio il camerunese ha
infatti stabilito la miglior prestazione personale nella storia
dei Sixers, facendo meglio addirittura di Wilt Chamberlain. Il
tabellino di Embiid dice 24/41 dal campo con anche 18 rimbalzi e
5 assist.
I Timberwolves sprecano la serata di grazia di Karl-Anthony
Towns, crollano nel 4° quarto e finiscono per perdere 125-128
una partita che sulla carta non doveva avere storia. Charlotte è
guidata da Miles Bridges (28 punti) e dal rookie Brandon Miller
(27 punti con 11/13 dal campo) e porta a casa la 10° vittoria in
stagione. Minnesota nell'ultima frazione tira 6/22 dal campo e
la tripla del possibile pareggio sbagliata proprio da Towns
porta alla sconfitta
In una serata insolitamente sottotono di Anthony Edwards (9
punti e 3/11 dal campo) i T'Wolves si affidano all'altra loro
stella e Karl-Anthony Towns risponde con 62 punti tirando 21/35
dal campo e 10/15 dal campo, con anche 8 rimbalzi. 44 dei 62
punti di Towns arrivano però nella prima metà di gara, mentre il
lungo di Minnesota affonda insieme ai compagni nel 4° quarto.
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