"Con Enzo Giordano abbiamo condiviso
30 anni, c'era una fusione totale, eravamo complici e amici.
Quando lo chiamai per proporgli di prendere Varenne, per una
cifra anche consistente, lui accettò perchè, disse, 'oltre a
fidarmi di te, il nome del cavallo mi piace perchè in viaggio di
nozze a Parigi ho soggiornato in rue de Varenne'. Fu la nostra
fortuna, che ci unì per sempre". Così Giampaolo Minnucci,
storico driver del trottare più forte di tutti i tempi, ricorda
al telefono con l'ANSA la figura di Giordano, scomparso oggi a
71 anni.
"Purtroppo da un po' di tempo Enzo stava male ma credo non
sia un caso che si sia spento oggi - afferma Minnucci -, visto
che Varenne verrà domenica a Napoli per una sfilata al Gran
Premio di Agnano. Sarà un'occasione per tutti per rendergli
l'omaggio che si merita. Enzo era una persona straordinaria, e
non lo dico per retorica, un uomo che ha fatto poco per sè e
tanto per gli altri - sottolinea -. Era modesto, di grande
eleganza, incapace di dire bugie, anche quelle innocue, preciso
e corretto negli affari, anche in un mondo difficile come quello
dell'ippica. E poi aveva fiducia negli altri, come quando tanti
anni prese per buono il mio suggerimento".
"Sono in viaggio per Napoli, domani e domenica parteciperò a
due corse ad Agnano - dice ancora Minnucci - e anche questo sarà
per me un modo per ricordare Giordano, ma la cosa più bella sarà
vedere Varenne sfilare in pista, anche perchè lui negli ultimi
giorni aveva chiesto che l'evento fosse confermato. Il cavallo
non lo considerava suo, ma un patrimonio dell'Italia e degli
italiani, il trottatore più vincente di sempre".
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