Prende corpo il progetto di "portare
il pugilato nei luoghi più iconici del mondo" del saudita Turki
Alalshikh, 43enne consigliere alla corte reale dell'Arabia
Saudita e presidente della ' General entertainment authority',
in pratica il ministero del turismo. Ha un patrimonio personale
stimato in due miliardi di dollari e viene considerato il 'Don
King del nuovo millennio'. E' infatti grazie a lui, che è anche
diventato proprietario della storica rivista 'The Ring', e alla
sua illimitata disponibilità economica che Riad è diventata la
nuova capitale mondiale del pugilato, ospitando le sfide tra
Fury e Usyk, quelle tra Beterbiev e Bivol e, prossimamente,
almeno 4 match del fuoriclasse messicano 'Canelo' Alvarez.
Ora però Alalshikh vuole andare oltre portando la 'nobile
arte' in luoghi come, a suo dire, "il carcere di Alcatraz, il
Colosseo, la Torre Eiffel, le Piramidi in Egitto e quelle degli
Aztechi in Messico". Comincerà il prossimo 2 maggio con una
riunione con un titolo mondiale in palio e altre due incontri di
grande richiamo nel cuore di New York, visto che il ring sarà
collocato nel mezzo di Times Square. Il programma di "Fatal Fury
in Times Square" prevede il Mondiale dei superleggeri Wbo tra il
detentore Teofimo Lopez, beniamino locale in quanto nativo di
Brooklyn, contro l'imbattuto sfidante Arnold Barboza Jr., e gli
incontri tra i pesi welter Ryan Garcia, pugile con un vasto
seguito in California e che ora vuole farsi amare anche nella
Grande Mela, e Rolando 'Rolly' Romero, ex iridato dei
superleggeri, e tra due boxeur a loro volta in passato campioni
del mondo, ovvero Devin Haney contro José Carlos Ramirez. Un
programma davvero ricco per chi ama il pugilato e che prevede un
parterre altrettanto 'glamour' in uno dei luoghi simbolo di New
York, quello in cui si celebra ogni inizio del nuovo anno.
In attesa che i guantoni si incrocino sul ring, l'evento è
stato presentato, e tutti i protagonisti hanno fatto sfoggio di
spavalderia. "Sono concentrato e voglio solo grandi
combattimenti - le parole di Teofimo Lopez -. Non credo che
Barboza sia il tipo di avversario capace di sbarrarmi la strada
ma sua eccellenzaTurki Alalshikh ha chiesto questa sfida
pensando che sia tutta da vedere e sia televisivamente molto
redditizia, e io sono pronto. Cosa potevo fare se non portarla
avanti?". "Penso che Teo (Lopez ndr) mi stia per affrontare nel
momento peggiore che possa capitargli - la replica di Barboza -
sono reduce da due vittorie in un arco di cinque mesi, vado come
un treno e ho intenzione di stupire di nuovo il mondo. E sarà
ancor più bello farlo in un luogo come Times Square".
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