"Lo sport è motore di inclusione
sociale: la valutazione di impatto condotta sulle iniziative
finanziate da Sport e Salute e dall'Istituto per il Credito
Sportivo e Culturale ha restituito un valore medio dell'indice
SROI (Social Return on Investment) superiore a 4,5. Per ogni
euro investito in progetti sportivi c'è quindi un ritorno di
quattro euro di ritorni sociali, a conferma della capacità dello
sport di agire da potente moltiplicatore di benefici per i
territori e le comunità". Così Beniamino Quintieri, presidente
dell'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, durante la
presentazione dell'Osservatorio Valore Sport organizzato da The
European House Ambrosetti.
Quintieri, poi, ammette come lo sport abbia raggiunto, nel
2022, "una dimensione economica rilevante pari a 24,7 miliardi
di euro, in crescita del +12,6% rispetto all'anno precedente,
con un contributo al PIL nazionale dell'1,38%. Aumenta anche del
+2,6% il numero degli occupati che salgono a 412 mila addetti
lungo la filiera estesa dello sport", conclude.
Presente all'evento anche Alessandro Onorato, assessore allo
sport, turismo, moda e grande eventi di Roma Capitale che
sottolinea come "in Italia c'è troppa burocrazia, a livello di
infrastrutture sportive siamo molto indietro", con "procedure
borboniche da rispettare. Il modello Caivano è molto positivo
perché si sospendono queste pratiche lunghissime, piene di
vincoli delle Soprintendenze. Se anche noi avessimo per 5 anni
la possibilità di sospendere tutte queste procedure, come fosse
un commissariamento, recupereremmo 30 anni di ritardo sulle
infrastrutture sportive".
"Inoltre - conclude Onorato -, c''è anche un tema di
accessibilità allo sport. A Roma il primo motivo per cui non si
fa sport è economico; per aiutare le persone", per questo "da
due anni abbiamo introdotto i voucher sportivi per iscriversi a
un corso sportivo".
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