Atri quattro anni a guida Antonio La
Torre per l'atletica italiana. Lo ha deliberato il consiglio
federale della Fidal, ufficializzando una decisione che era
nell'aria, che ha nominato La Torre direttore tecnico e
scientifico per il prossimo quadriennio, fino al 31 dicembre
2028. "Mi complimento con lui per quanto fatto fino a oggi e gli
auguro il meglio per i prossimi quattro anni - ha detto il
presidente Fidal, Stefano Mei -. Con Antonio abbiamo condiviso
gli indirizzi tecnici e lo spirito di rinnovamento: ci sono i
presupposti per consolidare i risultati dell'ultimo quadriennio
e per portarci a un ricambio generazionale. Nella prossima
riunione del Consiglio presenteremo il modello tecnico
2025-2028, con un forte impiego di volti nuovi e figure di
eccellenza. Avevo provato a coinvolgere con un progetto
specifico sulla maratona anche Stefano Baldini, incontrandolo
più volte anche alla presenza dello direzione tecnica e del
responsabile di settore e avendo la sensazione che Stefano
condividesse in larga parte la visione generale del progetto;
purtroppo i suoi molteplici impegni gli impediscono di
partecipare a questo nuovo corso, ma la porta rimane aperta e
confido che in futuro possano esservi possibilità di
collaborazione".
La Torre, 68 anni da compiere domani, già allenatore della
marcia ai massimi livelli (oro olimpico alla guida di Ivano
Brugnetti nella 20 km di Atene 2004) e direttore tecnico delle
squadre azzurre dall'ottobre 2018, ha ringraziato il Consiglio
federale per la fiducia: "Sento un compito importante, dobbiamo
fare tutti insieme questa 'traversata' che ci porterà alle
Olimpiadi di Los Angeles 2028 valorizzando questo patrimonio
enorme di talento che abbiamo, anche in prospettiva Brisbane
2032. Sarà un lavoro impegnativo e creativo, non c'è tempo da
perdere".zo).
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