Dieci anni e dieci mesi dopo l'ultima
volta, Matteo Manassero può tornare al successo sul massimo
circuito europeo maschile di golf. In Sudafrica, anche dopo il
terzo giro del Jonsson Workear Open, l'azzurro con un parziale
di 67 (-5) su un totale di 196 (68 61 67, -20), è rimasto al
comando della classifica del torneo del DP World Tour.
Il veneto, che ha realizzato sei birdie, con un bogey, quando
manca un solo round dal termine della competizione ha un solo
colpo di vantaggio nei confronti del sudafricano Shaun Norris e
dell'inglese Jordan Smith, entrambi 2/i con 197 (-19).
Ancora una buona prova per Manassero, che per la prima volta
dall'inizio della rassegna non ha però siglato eagle (uno nel
giro di apertura, due nel secondo). Anche un po' di sfortuna per
il 30enne di Negrar di Valpolicella (Verona), per via di qualche
'putt' che sembrava non voler entrare.
Più giovane vincitore di un torneo del DP World (allora si
chiamava European Tour), grazie all'exploit in Spagna nel
Castello Masters 2010, arrivato all'età di 17 anni, 6 mesi e 5
giorni, Manassero non conquista un evento sul tour maggiore dal
26 maggio 2013 quando trionfò in Inghilterra nel Bmw
Championship. Ora, la grande opportunità nell'anno delle
Olimpiadi di Parigi che l'azzurro sogna di giocare (sarebbe la
seconda volta per lui dopo l'esordio ai Giochi di Rio de Janeiro
2016). Sul percorso del Glendower GC (par 72), buona prova anche
per Andrea Pavan, 11/o con 202 (68 67 67, -14) davanti a Lorenzo
Scalise, 25/o con 205 (70 67 68, -11). In difficoltà Francesco
Laporta, solo 75/o con 214 (72 67 75, -2).
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