"Ci sono persone, nella vita, che
lasciano una traccia indelebile nel cuore di chi ha la fortuna
di incontrarle. Andrea Chiarotti era una di queste". Così il
presidente del comitato italiano paralimpico Luca Pancalli
ricorda il capitano della squadra azzurra di Para Ice Hockey
morto oggi. "Sin dal primo incontro con lui, ha detto Pancalli-
sono stato travolto dall'entusiasmo e dal sorriso di un ragazzo
che aveva saputo ricostruire un proprio percorso di vita grazie
allo sport, sapendo coinvolgere chiunque gli capitasse intorno
con una passione che facevi fatica ad arginarla".
Il Para Ice Hockey italiano -ha agiunto Pancalli- "deve
tantissimo a questo atleta, che ha seguito i 'suoi' ragazzi
anche nell'ultima trasferta di PyeongChang, dopo un percorso
personale che definire straordinario è riduttivo, quando dal
nulla ha saputo creare una squadra che ha ereditato in fretta il
gene della passione e della determinazione, caratteristiche
tipiche di Andrea. È stato la scintilla che ha infiammato tanti
cuori".
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