All'epilogo di Euro 2024 manca solo
una partita, la più importante. L'Olympiastadion di Berlino
domani sera sarà l'arena di Spagna-Inghilterra, sfida inedita ed
incerta per il valore assoluto delle formazioni in campo, su
entrambi i fronti un mix di giovani rampanti (quando non
giovanissimi, vedi Lamine Yamal, 17 anni proprio oggi) ed
esperti veterani. Sulla prestazione delle Furie Rosse inciderà
di più la maturità di Rodri e Morata o il verde talento di Yamal
e del 22enne Nico Williams? E la nazionale dei Tre Leoni dovrà
affidarsi ancora una volta alle reti del 30enne Harry Kane o
potrà fare leva sul 21enne Jude Bellingham per sollevare
finalmente la coppa che tre anni, a Wembley, l'Italia le sfilò
sotto il naso?
E proprio sulla voglia di riscatto punta il ct inglese,
Gareth Southgate: "Abbiamo un'opportunità favolosa per
raggiungere l'obiettivo che abbiamo stabilito fin dal momento in
cui abbiamo lasciato il Qatar (i mondiali, ndr) un po' prima di
quanto avremmo voluto", spiega. Harry Kane gli fa eco: "Molti di
noi dopo quella finale a Wembley persa con l'Italia avevano
ovviamente il cuore spezzato per il risultato. E' stato un lungo
viaggio di ritorno per arrivare dove siamo ora".
Il ct della Spagna, Luis De La Fuente, cerca invece di
togliere un po' di pressione ai propri giocatori: "Siamo in un
momento eccezionale per una finale. Ai giocatori dirò che che
giochino con concentrazione, che si divertano perché hanno
lavorato molto e che raccolgano il lavoro che hanno fatto. Se lo
meritano. Le finali sono fatte per giocarsele".
Di certo i 75.000 tifosi presenti (sono attesi il principe
William e Re Filippo) e le decine di milioni che vedranno la
partita in tv si aspettano un finale pirotecnico. I bookmaker
sono unanimi nel dare favorita la Spagna, alla ricerca del
quarto titolo continentale dopo quelli del 1964, 2008 e 2012.
Ed in effetti la formazione del selezionatore basco ha
attraversato il torneo come un rullo compressore, schiacciando
tutti gli avversari che ha trovato sulla propria strada, come
Croazia, Italia, Germania e Francia, ultima vittima. "Luis il
silenzioso" arriva a Berlino sullo slancio di sei successi in
altrettante partite. "Siamo a 90 minuti dalla gloria", è la
consapevolezza del trequartista del Lipsia Dani Olmo.
L'Inghilterra è approdata alla finale con certezze meno
solide. E' sopravvissuta ad una traversata che in più di
un'occasione l'ha vista in procinto di affondare, eppure sempre
capace di rialzarsi. I vicecampioni d'Europa hanno vinto solo
una volta nei 90 minuti regolamentari, alla prima uscita contro
la Serbia. Poi due pareggi (Danimarca e Slovenia), un
supplementare (Slovacchia), un passaggio ai rigori (Svizzera) e
una vittoria strappata nel recupero contro l'Olanda, grazie alla
salvifica rete di Ollie Watkins.
Eppure Southgate, tecnico che in Patria spesso ha avuto più
detrattori che estimatori, ha di nuovo l'occasione di ricalcare
le orme di Sir Alf Ramsey, l'unico allenatore ad aver offerto un
titolo agli inventori del calcio moderno, nel 1966, al termine
di un Mondiale organizzato in casa. L'Inghilterra si prepara a
giocare la prima finale della sua storia lontana dalla propria
isola, ed anche lei ha delle pepite da mandare in campo, da
Kobbie Mainoo al già citato Bellingham, passando per Bukayo Saka
e Phil Foden. Guidati da capitan Kane, ancora in attesa del
primo titolo con la sua nazionale per passare da 'Principe
Harry' a 'Kane the King'.
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