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Il ritrovamento del corpo di Aldo Moro - RIPRODUZIONE RISERVATA
Sono passati 47 anni da quella mattina del 9 maggio 1978, quando in via Caetani viene fatta trovare una Renault 4 amaranto con il cadavere di Aldo Moro nel portabagagli. Il presidente della Dc era stato rapito da un commando delle Br 55 giorni prima. Il luogo del ritrovamento è proprio dietro Botteghe Oscure, sede del Pci e poco distante da piazza del Gesù, sede della Dc.
Tanti i dubbi sollevati da chi ritiene improbabile che i brigatisti quella mattina abbiano attraversato tutta la città per arrivare da via Montalcini al centro storico, con quell'ingombrante carico. C'è chi ipotizza che il prigioniero si trovava in realtà in un covo nei dintorni di via Caetani.
L'informato Mino Pecorelli scrive il 17 ottobre 1978: "Il ministro di Polizia (Cossiga, ndr.) sapeva tutto, sapeva persino dove era tenuto prigioniero: dalle parti del ghetto". Altra suggestione: via Caetani costeggia due palazzi storici, Palazzo Caetani e Palazzo Antici Mattei. In quest'ultimo il Sismi fa degli accertamenti dopo via Fani identificando il direttore d'orchestra russo, naturalizzato italiano, Igor Markevitch e la moglie, Topazia Caetani. Markevitch venne poi indicato come possibile intermediario nella trattativa per liberare Moro e, da alcuni, addirittura come colui che condusse gli interrogatori sul politico. Successivamente, il Sisde installerà un ufficio nella piccola via alle porte del ghetto. L'ennesimo enigma di una storia ancora oscura, come una strada non illuminata.
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