"Le dichiarazioni del ministro Giuli
sono inqualificabili. I suoi attacchi a chi esprime dissenso
sono indegni per chi dovrebbe rappresentare e tutelare le
istituzioni culturali nell'interesse di tutti gli italiani.
Ancora una volta, di fronte a critiche fondate e argomentate, il
ministro preferisce rifugiarsi nel vittimismo, alzando un
polverone mediatico per evitare il confronto nel merito. Nessuno
ha insultato nessuno: sono state sollevate questioni reali,
gravi e urgenti che meritano risposte, non denigrazione o
controinformazione". Lo dichiarano i componenti del Partito
Democratico in commissione Cultura della Camera.
"Il governo sta
scientemente affossando l'industria audiovisiva italiana. Serve
un confronto immediato, pubblico e trasparente. Chiediamo che il
presidente della commissione Cultura, Federico Mollicone,
calendarizzi senza ulteriori ritardi la proposta di legge
Schlein sul cinema e avvii un dibattito sullo stato del cinema e
dell'audiovisivo in Italia. Le voci del settore devono essere
ascoltate in Parlamento, in piena libertà e senza timori di
essere silenziate o delegittimate". "Non è accettabile -
concludono - che ogni volta che si sollevano critiche di merito,
si venga accusati di essere 'contro il Paese'. Il ministro Giuli
la smetta con i piagnistei e metta da parte l'atteggiamento
permaloso e vittimistico: cominci, per una volta, ad ascoltare
davvero il mondo della cultura. È tempo che si comporti da
ministro".
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