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Presidente Assemblea Umbria, 25 aprile sobrio? non è una festa

Presidente Assemblea Umbria, 25 aprile sobrio? non è una festa

'Ricordare chi sacrificato vita per la libertà' dice Bistocchi

PERUGIA, 24 aprile 2025, 11:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per la presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria Sarah Bistocchi il 25 aprile "non si tratta di celebrare in modo più o meno sobrio, perché non è una festa; si tratta di ricordare chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutte e di tutti, e per un'Italia migliore".
    "La celebrazione del 25 aprile, nell'anno dell'ottantesimo anniversario dalla Liberazione, diventa un momento essenziale e imprescindibile, che ricorda i valori fondanti della Resistenza prima e della nostra Costituzione poi" afferma in una nota.
    "E tuttavia - sostiene ancora Bistocchi, Pd - il 25 aprile non deve essere un anniversario immobile fatto di parole e di retorica; non basta il ricordo e la memoria, serve esempio e impegno per il futuro. Infatti, appare ormai chiaro come oggi, troppo spesso, ciò per cui i Partigiani hanno lottato, e che ci hanno consegnato, non è scontato, non è 'al sicuro'. La modernità ci ha dimostrato che non sempre il miglioramento delle condizioni di alcuni corrisponde al progresso di tutti. E soprattutto, che i principi democratici, progressisti e riformisti, insieme ai valori della libertà e dell'antifascismo, non sono eterni, ma vanno difesi ogni giorno, contro ogni tipo di regime autoritario e totalitario, o contro ciò che ne rimane, tra le pieghe dei silenzi quando occorre denunciare, o tra quelle delle imposizioni, quando occorre tollerare. Impariamo dal coraggio e dallo spirito dei Partigiani a non soffiare sul fuoco dell'indifferenza, ma al contrario a spegnerlo: non voltiamoci dall'altra parte di fronte alle ingiustizie. Non partecipiamo alla globalizzazione dell'indifferenza che temeva anche Papa Francesco: partiamo dal messaggio di libertà, di giustizia e di appartenenza che ci ha insegnato il movimento della Resistenza, che resta l'esempio più forte di come si possano mettere da parte le legittime divergenze in virtù di qualcosa di più grande, di come le differenze possano fare un passo indietro quando è più urgente l'esigenza dell'unione e dell'unità, contro la minaccia del fascismo, da cui l'Italia andava liberata, tutti insieme".
    "L'insegnamento dei Partigiani e della Resistenza - conclude Sarah Bistocchi - era attuale ieri e lo è ancora di più oggi".
   
   

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