"Fatico a immaginare come una colpa il fatto che un magistrato mandi qualcuno in carcere in base alle leggi fatte dal Parlamento". Lo ha detto il presidente dell'Anm Cesare Parodi intervistato a Specchio dei tempi su Rainews24 in relazione alle parole del ministro della giustizia Carlo Nordio che ha detto che il sovraffollamento delle carceri è causato dai magistrati che ci mandano le persone.
"La frase del ministro Nordio mi ha sorpreso, vorrei capire se è stata estratta da un contesto, oppure se la ha detto lui in modo colloquiale", ha aggiunto Parodi dicendo che "mi piacerebbe avere su questo un chiarimento con il ministro che magari mi spiegherà perchè non dovrei mandare le persone in carcere se hanno commesso reati in base alle leggi".
"Non è vero che facciamo campagna politica con chi ci fa comodo, noi vogliamo parlare con tutti. Dico di più, se fino ad oggi abbiamo avuto incontri" con tutti i gruppi parlamentari di opposizione, "abbiamo già appuntamenti con FdI e Fi", che "vedremo prossimamente".
in particolare il 15 aprile l'Anm incontrerà FdI, lo stesso giorno vedrà anche il ministro Nordio, mentre il 17 l'Anm incontrerà FI e Noi Moderati, ha spiegato Parodi ribadendo che "con spirito collaborativo parleremo con tutti".
"Da 5 anni coordino un gruppo di magistrati della Procura di Torino che si occupano di violenza domestica e di genere e posso dire che le norme italiane che perseguono questi reati sono tra le più adeguate e complete d'Europa, il problema è che se fanno una nuova legge occorre che ci siano subito anche gli strumenti immediatamente operatici per adempierla", ha detto ancora il presidente dell'Anm, aggiungendo che per combattere il femminicidio lui condivide "ogni tipo di attività".
IL Guardasigilli Nordio ha risposto all'Anm sottolineando che "non ho detto che è colpa dei magistrati" il sovraffollamento delle carceri "come qualcuno sciaguratamente ha riportato. Se le carceri sono sovraffollate è perché c'è chi commette reati e non perché i magistrati sono cattivi. I magistrati fanno il loro dovere".
"Se poi per qualcuno avrei detto che è colpa dei magistrati, come se mandassero in galera degli innocenti, questa è malafede" ha sottolineato, bollando come una "stupidaggine" la notizia. "Si dice sempre che le parole vengono travisate - ha aggiunto - in questo caso sono state chiarissime: in prigione si entra perché si commettono dei reati, ma non è il governo che decide di mandare in prigione chi commette un reato ma il magistrato".
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