Dopo le dichiarazioni rese in
Aula dalla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde
sull'ordinanza/ingiunzione di decadenza, oggi si è riunita in
Consiglio regionale la Giunta per le elezioni, deputata ad
analizzare e a decidere sui casi di incompatibilità dei
consiglieri regionali. Nessuna sorpresa, la linea era chiara sin
dalla prima seduta dell'organismo, composto da nove consiglieri
(5 di maggioranza e 4 di opposizione): i consiglieri hanno preso
atto del ricorso presentato dai legali della governatrice e
hanno sospeso i lavori in attesa che si compia l'iter
giudiziario, sino all'ultimo grado di giudizio.
Lo ha confermato il presidente della giunta per le elezioni
Giuseppe Frau (M5s) a margine della riunione: "Abbiamo preso
atto della comunicazione prevenuta al Consiglio e dell'avvenuta
impugnazione dell'ordinanza del collegio elettorale di garanzia
da parte della presidente Todde, quindi a questo punto
l'organismo sospende i propri lavori nell'attesa che il
provvedimento dell'autorità giudiziaria diventi definitivo e
riferiremo all'Aula di questi esiti".
Lo ribadisce anche il vice presidente dell'organismo, il
consigliere di minoranza Stefano Tunis (Sardegna al centro) con
una nota polemica: "Abbiamo deciso di tenere un profilo
istituzionale più congruo di quello che ha tenuto ieri la
presidente nelle sue dichiarazioni e quindi rispettare le prassi
consiliari", ha sottolineato. E incalzato risponde: "La
presidente ieri non ha fatto che tratteggiare l'ipotesi di un
complotto contro il voto popolare - ha aggiunto -. Siccome noi
non facciamo parte di nessun complotto e siccome riteniamo che
tutto debba essere ricondotto a un profilo più adatto nel
rapporto tra i poteri dello Stato, evitiamo di entrare in
quest'ordine di polemiche".
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