/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

De Luca attacca sul terzo mandato: 'Il governo ha paura'

De Luca attacca sul terzo mandato: 'Il governo ha paura'

Tensione nel Pd: "No alla candidatura, ma discutere senza strappi"

NAPOLI, 10 gennaio 2025, 19:29

Patrizia Sessa

ANSACheck
De Luca, vado avanti, mia posizione non cambia - RIPRODUZIONE RISERVATA

De Luca, vado avanti, mia posizione non cambia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non molla Vincenzo De Luca. Poche ore dopo la decisione del Governo di impugnare la legge della Campania sul terzo mandato e di ricorrere alla Corte Costituzionale, si presenta in una conferenza stampa gremita. Cita Parmenide, Montale, Ignazio Silone.

Alle sue spalle piazza chiari slogan. E a muso duro attacca il Governo: "Ha paura di me e degli elettori". Poi, ribadisce: "La mia posizione non cambia e non cambierà".

E dunque lui, alle prossime regionali, si candiderà eccome. La decisione del Governo la bolla subito come 'contra personam'. E chiama in causa il Veneto, il Piemonte, le Marche. "Perchè le loro leggi non sono state impugnate? In questo Paese la legge è uguale per tutti tranne che per me? - dice in conferenza stampa - In Veneto il terzo mandato è in corso, in Piemonte si va quasi al quarto mandato. Sulle Marche nemmeno si è intervenuti. E allora? Qui in Campania il Consiglio regionale con grande responsabilità non ha approvato una legge per De Luca ma una legge per recepire il secondo mandato in modo da continuare il lavoro che abbiamo in corso. E' vergognoso come sia stato calpestato il principio costituzionale della legge uguale per tutti".

 

Dietro la decisione del Governo, per De Luca, c'è solo questo: "Hanno paura". E cita papa Woytila: "Hanno forse paura di De Luca, degli elettori. Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e date la possibilità ai cittadini di decidere da chi essere governati". Lui, paura, fa capire di non averne. A chi infatti gli chiede cosa farà se la Consulta dovesse decidere prima delle elezioni - l'udienza si dovrebbe svolgere tra aprile e maggio anche se il ricorso ancora non è stato presentato - spiega che "uno dei tentativi che fa chi ha paura degli elettori è creare paura e incertezza. Noi ci muoveremo in un contesto di legalità e pensiamo a lavorare. Punto".

Poi ironizza sulla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: "Provo un sentimento di grande orgoglio per l'attenzione che mi è stata dedicata, pensate, dal presidente del Consiglio. In questo quadro di guerre e tormenti si è trovato il tempo per interessarsi della legge della Campania. E' un motivo di orgoglio, il presidente che ha familiarità con i potenti del mondo, Trump, Musk...".

E poco importa se nella sua corsa non ci sarà il Pd (anche se oggi i consiglieri regionali campani del partito c'erano al completo). Anzi poco importa se il Pd nella sua corsa sarà contro. Igor Taruffi ha ribadito oggi quello che aveva già detto il commissario regionale Antonio Misiani: "Non ci possono essere terzi mandati per chi ricopre incarichi monocratici come presidente di Regione o sindaci di città italiane. Riteniamo che anche in Campania sia normale e fisiologico trovare un ricambio" e "andare oltre l'attuale presidente della regione Campania". Poi, più conciliante: "Ci auguriamo che tutte le personalità avvertano la necessità di fare una discussione insieme senza strappi". "L'Anci ha sempre avuto come posizione quella di non avere vincoli sui mandati. È chiaro che noi siamo in uno Stato di diritto e dobbiamo rispettare l'orientamento costituzionale, ma penso sia opportuno che la Corte costituzionale si esprima", ha detto oggi Gaetano Manfredi, presidente dell'associazione dei comuni e sindaco di Napoli.

De Luca ha fatto di tutto per glissare di fronte alle domande sul partito della Schlein. E, piuttosto, ha preferito citare Parmenide: "L'essere è, il non essere non è". Di citazioni De Luca oggi ne ha fatte tante. Chiamando in causa Ignazio Silone si è 'infilato' anche tra i cristiani assurdi che "sono quelli per i quali il Vangelo non è una scrittura ma una testimonianza di vita". Perchè per l'ex sindaco sceriffo se "per altri la Campania è solo oggetto di mercato politico, non sanno nemmeno come si arriva a Napoli, qui non c'è la concentrazione di potere ma solo di sacrificio e di mutilazione di vita". Al via, dunque, alla "battaglia per la libertà e la dignità visto che la Campania non è in vendita", dice a muso duro. E l'appello "con grande umiltà" lo rivolge su tutti ai concittadini: "Gli chiederemo di essere protagonisti del loro futuro". 

 

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza