"Questa discussione ci immerge dentro
un turbine di dubbi e preoccupazioni che in Europa non avevamo",
aggiunge Soro, ricordando che "negli Usa a distanza di qualche
anno hanno stabilito che nelle elezioni presidenziali 2016 un
sesto dei messaggi sospetti arrivavano dalla Russia". E "questo
ha fatto nascere il dubbio agli americani che sia stata messa in
gioco la loro sovranità". Per il Garante, "se dalla Russia c'è
questa attività la capacità di condizionamento e di messa in
dubbio della sovranità diventa un problema serio". Per quanto
riguarda la vicenda Cambridge Analytica, aggiunge Soro, "alcuni
italiani hanno ricevuto messaggi simili, anche se in numeri
irrilevanti".
Il Corriere della Sera oggi ha reso noto che il sito
americano d'informazione Fivethirtyeight.com ha pubblicato oltre
un milione di interventi su Twitter da parte dei profili
fortemente sospettati dal procuratore del Russiagate Mueller di
appartenere a operatori russi. Quasi tutti intervengono, in
inglese, sui temi della campagna presidenziale americana. Ma in
varie occasioni, negli ultimi anni, hanno attivamente rilanciato
i contenuti di profili di Twitter anche in italiano che
sostenevano le posizioni dei partiti populisti oggi al governo,
pur senza essere ufficialmente legati né al M5S, né alla Lega. E
nulla - precisa sempre il Corriere - permette di ipotizzare che
i due partiti al governo abbiamo richiesto alcun tipo di
sostegno dalle fabbriche di troll russe.
Tra gli altri, emerge un profilo a sostegno del sovranista
Marcello Foa come presidente della Rai, uno contro il 'giglio
magico' di Matteo Renzi e contro gli sbarchi ed un altro che
aveva diffuso una fake news ai danni dell'allora ministro del Pd
Giuliano Poletti.
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