Nessun flash, nessuna stretta di mano, ma solo un foglietto fotocopiato per seguire la messa. Chi, tra i 493 parlamentari giunti di buon mattino al Vaticano per l'omelia di Papa Francesco si aspettava i connotati del 'grande evento' è rimasto, se non deluso, almeno molto colpito.
Perché quello con il pontefice è stato un appuntamento segnato dall'austerità nella forma e nella sostanza, con un messaggio diretto al cuore della classe dirigente di ogni tempo e luogo, inclusa quella seduta tra i banchi di San Pietro.
"Un messaggio potente, il Papa è stato anche un po' severo, ma penso che ci stava", sono state le parole con cui la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha commentato a Radio Vaticana il messaggio papale. E severa, l'omelia di Francesco lo è stata davvero, vista anche la platea di fedeli che aveva di fronte. Commentando la prima lettura, tratta dal libro di Geremia, il pontefice ha infatti invitato la politica a non allontanarsi dal popolo, sottolineando al tempo stesso come, per chi tra i peccatori scivola nella corruzione, è più difficile tornare indietro. Ad ascoltarlo, oltre ai 493 deputati e senatori, anche 9 ministri e diversi sottosegretari ed ex parlamentari, per un totale di 518 politici, arrivati ognuno per conto proprio e tutti, disciplinatamente, entro le 6.30 a San Pietro. Ad essere rappresentati, pressoché tutti i gruppi parlamentari, con qualche eccezione. Tra i M5S, ad esempio, c'era un solo senatore (Paola Taverna) e nessuna presenza 'ufficiale' tra i deputati, sebbene i Cinque Stelle avessero definito Francesco, fin dall'inizio, un Papa "grillino".
La messa sarebbe iniziata di lì a poco e sarebbe stata semplice e priva di quei fronzoli che, forse, qualcuno tra i parlamentari attendeva. "E' stata un messaggio quaresimale, un grande evento spirituale, molto asciutto", è stato il plauso di Mario Marazziti (Pi) seguito da chi, come Antonio De Poli (Udc), ha sottolineato la "grande lezione" impartita da Francesco. Una lezione che, tuttavia, ha anche colto alla sprovvista i presenti. "C'era chi si aspettava che il Papa venisse tra i banchi a farsi fotografare" mormorava un parlamentare in Transatlantico interpretando quel velo di delusione con cui qualcuno ha vissuto la semplicità della messa di Francesco. Che, terminata l'omelia, ha incontrato in sagrestia per un breve saluto solo i due presidenti delle Camere, Grasso e Boldrini.
Agli altri è rimasta invece solo la sferzata del messaggio papale e l'impressione di quel "gelo" rilevato anche dalla senatrice dem Emma Fattorini.
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