"C'è di che essere allibiti e molto
preoccupati dopo il discorso di insediamento di Donald Trump e
la firma degli ordini esecutivi con i quali il neopresidente ha
dichiarato l'inizio di una vera e propria guerra, l'ennesima,
questa volta su scala globale". Lo afferma, in una nota,
Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay.
"Nel mirino - prosegue - innanzitutto le persone
trans e queer e quelle migranti, cancellate con un tratto di
penna dalla politica americana. D'altronde, da anni subiamo gli
attacchi di una destra estrema che ci vuole fuori dalla società:
oggi quella destra è al potere e al banchetto di festeggiamento,
quello dei saluti romani, sedeva anche la nostra presidente del
consiglio. Proprio nei giorni in cui negli Stati Uniti si
celebra il ricordo di Martin Luther King, Premio Nobel per la
pace, e si ripercorre il suo 'sogno' di un mondo senza
discriminazioni, il nostro peggior incubo sta prendendo forma,
risvegliando i mostri di un passato che speravamo aver
definitivamente archiviato".
"Chi oggi plaude alla follia di questi proclami - conclude -
porterà tutta la responsabilità degli anni che verranno. Noi,
dal canto nostro, non ci spostiamo di un millimetro: perché il
nostro orgoglio vale più dei miliardi di Zuckerberg e Bezos.
Mentre loro baciano l'anello al nuovo despota, noi agiremo la
nostra resistenza".
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