Si è tenuto a Buenos Aires,
presso la residenza dell'ambasciatore d'Italia in Argentina,
Fabrizio Lucentini, un evento volto a presentare e raccogliere
fondi per la realizzazione del Museo dell'Immigrazione Italiana
in Argentina.
L'iniziativa, promossa dal Com.It.Es. e dalla Federazione
delle Istituzioni Italiane della circoscrizione di Buenos Aires
(Fediba), ha ricevuto il sostegno del governo della città di
Buenos Aires, che alla fine del 2023 ha concesso il permesso
d'uso del terreno per la costruzione del Museo, alla presenza
dell'ambasciatore Lucentini e del console generale d'Italia a
Buenos Aires, Carmelo Barbera, sottolineando l'importanza del
progetto come un passo significativo nel rafforzamento dei
profondi legami storici, culturali e umani tra l'Italia e
l'Argentina. L'evento, si legge in una nota, ha visto la
partecipazione di importanti aziende italiane e italo-argentine
presenti nel Paese, interessate ad approfondire la conoscenza
del progetto.
Il museo sarà il primo del suo genere al di fuori del
territorio italiano e prenderà ispirazione dal "Museo Nazionale
dell'Emigrazione Italiana" situato a Genova.
Con una superficie prevista di 1.700 metri quadrati,
combinerà tecnologia d'avanguardia e una narrazione innovativa,
con l'obiettivo di raccontare la storia dell'immigrazione
italiana, evidenziandone l'importanza e fungendo da fonte
d'ispirazione per le giovani generazioni.
Il museo sarà ubicato di fronte all'aeroporto Internazionale
Jorge Newbery, insieme all'emblematico monumento a Cristoforo
Colombo in marmo di Carrara, realizzato dall'artista Arnaldo
Zocchi e donato dalla comunità italiana all'Argentina all'inizio
del XX secolo. Il progetto intende rendere omaggio agli
immigrati italiani che hanno contribuito in modo fondamentale
allo sviluppo del Paese, onorare la loro eredità, pensare alle
sfide attuali e promuovere uno spazio di riflessione e scambio
culturale rivolto al futuro.
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