In una cerimonia organizzata
presso la sua Residenza, l'Ambasciatore d'Italia a Sarajevo
Marco Di Ruzza ha insignito Claudia Zini, Direttrice di Kuma
International Center for Visual Arts from Post-Conflict
Societies, dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della
Stella d'Italia, conferitale dal Presidente della Repubblica su
proposta del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale.
Fondata dalla dottoressa Zini, Kuma International ha reso
l'educazione artistica uno strumento per esplorare e affrontare
il profondo impatto della guerra e del genocidio sulla società
bosniaco-erzegovese. Con l'obiettivo di contribuire ai processi
di riconciliazione e guarigione, dal 2018 Kuma organizza scuole
estive annuali, seminari, visite di studio e programmi di
formazione legati principalmente all'arte e all'architettura,
coinvolgendo giovani dall'Italia, dalla Bosnia Erzegovina e da
tutto il mondo. Nel corso degli anni, a queste attività si sono
affiancate anche pubblicazioni di libri, la produzione di film
documentari e nuovi laboratori musicali legati al tema della
migrazione.
Attraverso l'arte, Kuma promuove la riflessione in contesti
segnati dal trauma del conflitto, utilizzando il potere
dell'espressione artistica non solo come strumento per elaborare
il passato e favorire la coesione sociale, ma anche per
promuovere la conoscenza della Bosnia Erzegovina, del suo
passato e della preservazione della sua memoria storica.
La dottoressa Zini - storica dell'arte con un dottorato dal
Courtauld Institute of Art di Londra - ha costruito solidi ponti
tra realtà culturali di spicco bosniaco-erzegovesi e italiane,
sostenendo regolarmente le attività di promozione culturale
dell'Ambasciata e distinguendosi per la sua professionalità e
dedizione.
"Questo importante riconoscimento - ha sottolineato
l'Ambasciatore Di Ruzza - non giunge certo a caso. La nostra
diplomazia culturale può vantare un ragguardevole 'potere
unificante' in una società come quella della Bosnia Erzegovina,
ancora divisa da persistenti faglie etnico-religiose. La cultura
italiana può dunque mettersi al servizio dei processi di
riconciliazione e di coesione sociale, guardando soprattutto ai
più giovani, che sono essenziali al percorso europeo del Paese.
Un criterio ispiratore pienamente in linea con l'impegno -
l'impegno di una vita, lo si può senz'altro affermare - di
Claudia".
Da parte sua, la dottoressa Zini ha commentato: "Ricevere
questo riconoscimento è un onore immenso. Questa onorificenza
rappresenta non solo il mio lavoro, ma anche quello di tutte le
persone che hanno reso possibile il successo di Kuma
International. Questo riconoscimento ci motiva ancora di più a
proseguire nella nostra missione, espandendo i nostri programmi
per raggiungere nuove comunità e contesti che condividono storie
simili di trauma e ricostruzione. Continueremo a creare
opportunità per riflettere attraverso l'arte, promuovendo
comprensione, dialogo e riconciliazione tra le persone".
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