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A Seul le foto dei 140 anni di relazioni tra la Corea e l'Italia

A Seul le foto dei 140 anni di relazioni tra la Corea e l'Italia

La mostra con il supporto di Yonhap e ANSA che guarda al futuro

PECHINO, 26 febbraio 2024, 14:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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'Tutte le strade portano alla storia, Italia e Corea' è il tema della mostra fotografica che ha dato ufficialmente il via a Seul al ricco programma di eventi delle celebrazioni dei 140 anni di relazioni diplomatiche tra l'Italia e la Repubblica di Corea, iniziate con la firma del trattato commerciale nel 1884. Una ricostruzione suggestiva raccontata attraverso le istantanee di eventi anche dolorosi, come la sanguinosa Guerra di Corea, che è un momento di riflessione per gettare le basi dei rapporti verso il futuro.
    "Guardando le decine di fotografie, spero che ogni visitatore rifletta sulle orme dei nostri scambi bilaterali e immagini il percorso che Corea e Italia decideranno di intraprendere insieme", ha commentato il ministro della Cultura, del Turismo e dello Sport sudcoreano Yoo In-chon, nella cerimonia di apertura dell'iniziativa che ha messo insieme i ministeri di Esteri e Cultura sudcoreani, l'ambasciata e l'Istituto di cultura italiani a Seul, il Museo nazionale di storia contemporanea coreana e le principali agenzie di stampa dei due Paesi, la Yonhap e l'ANSA, rappresentate, rispettivamente, dal presidente Seong Ghi-hong e da Luigi Silvestri, responsabile Relazioni internazionali e Digital.
    "'Hand in Hand', composta dall'italiano Giorgio Moroder e cantata dalla band sudcoreana Koreaa, è ancora considerata la più grande sigla della storia olimpica. Questa mostra contiene momenti storici tra i due Paesi", ha aggiunto Yoo.
    Allestita al Museo nazionale di storia contemporanea coreana e visitabile fino al 31 marzo, la mostra permetterà di ammirare documenti e materiale fotografico e video, anche inediti. Un ricco capitolo è dedicato ai volontari della Croce Rossa Italiana che prestarono supporto con l'Ospedale da campo n.68 durante la Guerra di Corea del 1950-53: circa 60 medici e infermieri misero piede per la prima volta sul suolo coreano nel 1951 e curarono 230.000 persone fino al 1955. Non mancano gli eventi più recenti, come l'ultima visita di Stato a Seul del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella.
    "L'Italia è stato il quarto Paese al mondo a stabilire legami diplomatici con la Corea e questa è una caratteristica delle nostre relazioni: le parti sono riuscite a investire l'una nell'altra fin dall'inizio e a rimanere partner nel corso degli anni", ha commentato l'ambasciatrice italiana Emilia Gatto, notando poi che il valore di documenti e fotografie raccolti "è tale da costituire una base solida e articolata che ci consente di guardare al futuro delle nostre relazioni bilaterali.
    L'augurio è che questo percorso fotografico possa mettere in luce le similitudini di due Paesi distanti solo geograficamente, ma vicini nella condivisione di valori e obiettivi".
    La mostra presenta un ulteriore aspetto: uno sguardo sulla Corea all'inizio del XX Secolo. Ad esempio, c'è una foto di Carlo Rossetti, il secondo console italiano insediatosi nel 1902, a cavallo di un palanchino e altre foto che il diplomatico scattò nel Paese, convinto che la forma complessiva della penisola coreana ricordasse in gran parte quella italiana. Oltre alle foto del primo prete cattolico italiano che gestiva una mensa gratuita e di una suora cattolica che si prese cura dei malati di lebbra coreani per mezzo secolo, ci sono le immagini di uomini che indossano abiti e cappelli tradizionali che frequentano una lezione di matematica tra il 1902 e il 1903 e una strada di Seul piena di case con il tetto di tegole su entrambi i lati, prima della distruzione della Guerra di Corea.
   
   

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