L'Ambasciata d'Italia a Berlino ha
ospitato questa sera la conferenza "No justice without life. The
world towards justice without the death penalty", dedicata alla
lotta contro la pena di morte e agli ultimi sviluppi dell'azione
internazionale di diplomazia e società civile contro la pena
capitale.
All'incontro è intervenuta la sottosegretaria al ministero
degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Maria
Tripodi, che rappresenterà il governo italiano all'ottavo
Congresso internazionale contro la pena di morte, che si apre
domani a Berlino. L'evento dell'Ambasciata, guidata da Armando
Varricchio, è stato organizzato in collaborazione con la
comunità di Sant'Egidio, rappresentata da Mario Marazziti,
co-fondatore della Coalizione mondiale contro la pena di morte e
coordinatore con la comunità di diverse iniziative
internazionali.
"L'Italia vuole in questo modo confermare il suo impegno
verso un'autentica battaglia di civiltà che da sempre, fin dai
tempi di Cesare Beccaria, vede il nostro Paese in prima linea",
ha detto nel suo intervento di apertura l'ambasciatore
Varricchio, che ha quindi ribadito la necessità di proseguire
ogni sforzo in un contesto internazionale che pure ha fatto
segnare negli anni importanti avanzamenti. Concetti ripresi
anche dal sottosegretario Tripodi, che ha ricordato che molti
stati, pur con differenti sistemi legali, tradizioni, culture e
religioni, hanno ormai adottato la moratoria sulla pena di
morte, elogiando poi il prezioso contributo a questo fine della
comunità di Sant'Egidio. "L'incremento dei voti registrato la
scorsa settimana a favore della moratoria nella terza
commissione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che
anticipa il voto di dicembre in plenaria, è un ulteriore,
importante segnale in questa direzione", ha detto Tripodi.
Altri concreti dati a conferma del successo dell'iniziativa
diplomatica sono stati quindi forniti da Marazziti: "Nel 1976
erano solo 16 gli stati del mondo che avevano abolito la pena di
morte. Oggi sono 144 i paesi che non la usano più, abolita per
legge o di fatto". Negli Stati Uniti le esecuzioni sono al
minimo storico da oltre venti anni e in Africa un intero
Continente "ha intrapreso con decisione la strada di una
giustizia senza pena di morte", ha aggiunto Marazziti, che ha
quindi sottolineato il contributo a tale scopo di iniziative
come il movimento mondiale "Città per la Vita" o quella delle
conferenze internazionali dei ministri della Giustizia, promosse
da Sant'Egidio con l'Italia e l'Unione Europa.
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